Commissione Ecomafie, Vignaroli: “Situazione molto critica”
La Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati ha concluso il ciclo di audizioni presso la prefettura di Terni. Sono stati auditi il comandante del Carabinieri del Noe Francesco Motta e il comandante dei Carabinieri forestali Paolo Lepori, il sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Terni Marco Stramaglia, il direttore di Arpa Umbria Walter Ganapini con i tecnici dell’agenzia, i rappresentanti delle società responsabili degli inceneritori Acea Ambiente e Terni Biomassa e della discarica le Crete, il sindaco di Orvieto Giuseppe Germani.
Il maggiore Motta e il colonnello Lepori hanno fornito informazioni in merito ad attività di controllo effettuate e in corso. Il contenuto dell’audizione è stato in gran parte secretato, così come quanto riferito dal sostituto procuratore Stramaglia. I rappresentanti di Arpa Umbria hanno invece riferito in merito alla situazione dell’area Sin, dove alcune caratterizzazioni non sono state ancora effettuate o comunque portate a termine. Per questo motivo, hanno spiegato Ganapini e i tecnici di Arpa, ancora oggi non c’è un quadro completo della natura e dell’estensione delle contaminazioni, così che non è possibile dire in quali aree (escluso il 28% di territorio su cui il procedimento di bonifica si è concluso) siano necessari effettivamente interventi di rispristino ambientale. I tecnici di Arpa hanno riferito anche in merito ai controlli delle emissioni delle acciaierie Ast. Su circa 200 punti di emissione di Ast, secondo quanto riferito dai tecnici di Arpa oggi l’agenzia riesce a controllare non più di una decina di camini all’anno. I referenti Arpa hanno spiegato di non riuscire a fare di più a causa della carenza di organico.
L’audizione dei referenti di Arpa è stata anche l’occasione per parlare delle attività di controllo sui sacchetti finti biodegradabili: il tema degli shopper illegali è anche un filone di indagine della Commissione, che su questo acquisirà da Arpa Umbria maggiori informazioni.
Altre audizioni sono state dedicate ai responsabili degli inceneritori di Terni, le società Terni Biomasse e Acea Ambiente. I rappresentanti delle due aziende hanno riferito in merito alle vicende giudiziarie che coinvolgono gli impianti. La società Acea Ambiente è responsabile della gestione della discarica Le Crete di Orvieto, sito su cui nell’ultima audizione della giornata ha fornito informazioni anche il sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani.
Sono state invece rimandate alla prossima settimana le audizioni dei rappresentanti di Ast ed Erg Hydro, del sindaco di Terni Leonardo Latini e del presidente della Provincia di Terni Giampiero Lattanzi.
«A Terni abbiamo trovato una situazione molto critica, con un sito da bonificare di cui, adistanza di quasi 20 anni dalla perimetrazione, non c’è ancora una fotografia completarispetto alla natura e l’estensione delle contaminazioni. I controlli effettuati suglistabilimenti industriali sono troppo pochi, anche a causa di carenze di organico di Arpa», dichiara il presidente della Commissione Ecomafie Stefano Vignaroli. «Viste le numerosecriticità dell’area, dedicheremo a Terni l’attenzione che merita. Torneremo la prossimasettimana per altre audizioni, il faro sull’Umbria non si spegne», conclude Vignaroli.