Comune Spoleto, bilancio di fine anno: i conti tornano, il terremoto come opportunità
SPOLETO – A Spoleto i conti tornano, il Comune è investe di nuovo in opere pubbliche e la riqualificazione post terremoto può diventare un’opportunità di sviluppo. In sintesi, ecco il bilancio di fine anno tracciato dalla Giunta comunale spoletina, orfana del sindaco Fabrizio Cardarelli, scomparso prematuramente il 10 dicembre scorso. Una perdita grave per la città e per l’Amministrazione comunale, con la Giunta che si è ritrovata improvvisamente orfana e che il 29 dicembre ha voluto comunque tirare le somme di anno difficile ma importante.
Il bilancio è ordine e l’Ente tornato a investire, utilizzando fondi europei, nazionali, regionali e comunali, con circa 2 milioni di euro di opere pubbliche realizzate o in corso dei realizzazione come la pista di atletica, l’asilo di Eggi. Grazie alla collaborazione fra pubblico e privato sono state avviati vari progetti di riqualificazione, come la messa in sicurezza del Ponte delle Torri Lavori, la valorizzazione del complesso monumentale della Rocca Albornoz, il restauro della fontana di piazza del Mercato, interventi di recupero strutturale della ex caserma Minervio.
La vera sfida è però la ricostruzione post sisma, con oltre 2mila edifici da recuperare e 500 famiglie fuori casa. Il terremoto – è stato detto – può essere una opportunità di sviluppo per il futuro. Grazie all’inserimento di Spoleto nel cratere ci sono fondi per la riqualificazione dello stadio comunale, la possibilità di realizzare un centro polifunzionale con spazi ludico-ricreativi dedicato allo sport e ad altre attività che possano favorire l’incontro, è stato possibile assumere personale, avere a disposizione 40 volontari del Servizio Civile Nazionale. Si punta anche al completamento della Tre Valli come pera prioritaria per Umbria e Marche, di investimenti per la banda ultra larga e di risorse per la promozione del territorio.
Il futuro presenta anche delle incognite, come la questione dell’Ecomostro da demolire o acquisire come patrimonio pubblico. E soprattutto a primavera ci saranno le elezioni anticipate di un anno, a causa della scomparsa del sindaco e chissà che succederà.