Crisi cooperazione sociale: incontro urgente con prefetti e Regione Umbria
Perugia – I presidenti di Legacoop Umbria Dino Ricci, Confcooperative Umbria Carlo Di Somma e AGCI Umbria Gabriele Nardini hanno scritto ai prefetti di Perugia e Terni, alla presidente della Regione Umbria Tesei ed all’Assessore alla sanità Coletto per richiedere con urgenza un incontro finalizzato ad affrontare i problemi della cooperazione sociale.
Le cooperative sociali stanno vivendo una fase di grande criticità causata dai ritardi della Regione Umbria nell’applicare le norme nazionali adottate dal parlamento per fronteggiare la pandemia e gli accordi regionali.
Questi ritardi stanno causando la crisi del settore e possono causare l’interruzione dei servizi pubblici essenziali erogati.
In Umbria nelle 300 cooperative sociali sono occupati 8.000 soci lavoratori, di cui 800 persone svantaggiate, impegnati nel garantire in maniera capillare servizi educativi, sociali e socio sanitari di grande importanza per la comunità.
Nella prima ondata della pandemia molti di questi lavoratori sono stati in prima linea, hanno fronteggiato il virus lavorando con dedizione e senso di responsabilità, oggi nel pieno della seconda ondata continuano a lavorare con impegno e professionalità.
Da mesi le cooperative denunciano i problemi che affliggono il settore e che mettono a rischio la sopravvivenza delle imprese. Fino ad ora nulla è stato fatto per affrontarli ed almeno in parte risolverli.
Le centrali cooperative, insieme alle sigle sindacali, hanno chiesto l’apertura di un tavolo di crisi, dove poter rappresentare le istanze di un comparto delicato ed essenziale per la tenuta socio-economica della Regione.
Le conseguenze economiche dell’emergenza, unite ai ritardi accumulati dalla Regione nell’applicare accordi e norme esistenti stanno mettendo in crisi il Welfare e a rischio gli occupati, le imprese e la rete di servizi costruita negli ultimi decenni.