Crisi, l’Umbria è la regione che ha sofferto di più: -8,37 per cento di Pil pro capite
PERUGIA – L’Umbria spunta in testa podio di una triste classifica, quella delle regioni che hanno perso più Pil a causa della crisi. I conti sono di Eurostat, secondo cui la regione a soffrire di più della recessione è stata proprio quella che rappresenta il cuore verde d’Italia, dove si perde l’8,37 per cento del prodotto interno lordo, arrivando a 24.100 euro di Pil pro capite. Segue la Campania (-7,7%), che dopo la crisi si ritrova più povera dei Puglia, dove si segna un +,6 per cento ovvero 100 euro a 17.400 euro. Le uniche altre aree a fare un salto in avanti sono quelle a statuto speciale, cioè la Provincia autonoma di Bolzano e la Valle d’Aosta, con un +3,4% (+1.200, da 35.500 a 36.700). Perde anche il Lazio, con il reddito degli abitanti in calo di 2.500 euro a testa (-7,33 per cento).
Vanno male gli italiani anche per il potere d’acquisto. Dal 2008 al 2014 sono stati persi quasi 10 punti rispetto alla media europea. Fatto 100 il valore di riferimento europeo, l’Italia è scesa da quota 105 a quota 96, quindi al di sotto della media dei 28. Il Lazio segna una perdita secca di 16 punti (da 130 a 114), seguito dalla Liguria con 14 punti (da 118 a 104), Piemonte (da 113 a 100).