Da Assisi a Gerusalemme per la maratona: la storia di padre Federico Claure
ASSISI – Un messaggio di fratellanza, pace e solidarietà. Semplicemente correndo. Partendo da Assisi ed arrivando a Gerusalemme. A portare a termine la missione è stato Federico Claure, argentino, 40 anni da compiere il prossimo 29 giugno, che ha preso parte alla Maratona di Gerusalemme, in quello che è stato un venerdì di grande festa lungo le strade di tutta la città, portando a termine la fatica sui 42 km con il tempo di quattro ore e 32 minuti. Sacerdote diocesano, già impegnato con incarichi ricevuti da parte del vescovo di Assisi Domenico Sorrentino, è tesserato per la squadra dei L’Unatici Ellera Corciano (ambizioso e vivace sodalizio nato all’inizio di quest’anno dalla fusione tra la Podistica Corciano e il gruppo podistico L’Unanuova di Ellera) con la voglia sia di coltivare la propria passione per la corsa ed anche per far conoscere la solidarietà di Assisi nel mondo. Ad accompagnarlo in questa avventura a Gerusalemme c’erano sia Tiziana Nandesi, presidente della stessa società di Ellera e Corciano, che ha preso parte alla mezza maratona sui 21 km (visto che appena lo scorso 5 marzo aveva portato a termine la fatica dei 58 chilometri della Strasimeno), e Tiziano Severi Pierini, 47 anni, cannarese, anche lui tesserato per la stessa squadra, che ha invece accompagnato Federico Claure per tutto il percorso della maratona, chiudendo con lo stesso tempo cronometrico.
Quella dei L’Unatici è stata un’iniziativa che a Gerusalemme ha riscosso grande attenzione, anche perché lo stesso Federico ed anche Tiziano hanno gareggiato con la maglia ufficiale della squadra e con i suoi sponsor, ma con l’aggiunta della scritta sulle spalle “I bless you life”, ovvero “Vi benedico la vita”. Una scelta che è stata quanto mai apprezzata dal pubblico presente sia lungo il percorso anche in zona partenza ed arrivo della gara, ma come pure dagli altri podisti, giunti di fatto da ogni parte del mondo. Tra l’altro, Federico è conosciuto a Gerusalemme, visto che oltre ad essere sacerdote sta inoltre portando avanti nella scuola del posto il ciclo di studi, facendo appunto la spola con l’Umbria. Più che mai felice è stata la scelta della L’Unatici Ellera Corciano, squadra affiliata sia con la Fidal ed anche con l’Endas Umbria, di puntare proprio sulla Maratona di Gerusalemme per portare avanti un messaggio di benedizione della vita. La stessa società, che ha il sostegno dell’associazione l’Unanuova di Ellera guidata dal presidente Paolo Tramontana, dell’Avis di Corciano e di alcune aziende, sta tuttavia già pensando ad altre iniziative sia in Umbria, in Italia e nel mondo, che vedranno protagonista non solo lo stesso Federico, ma anche altri tra la cinquantina di tesserati.