Dap, il documento annuale di programmazione passa a maggioranza. Prc e Idv contro. Ecco il piano degli investimenti 2015
Con 16 voti favorevoli (Pd, Psi e Dottorini-Idv) e 10 no (FI, FdI, Prc, Ncd, Brutti-Idv, Cirignoni-misto)il Consiglio regionale ha approvato il Dap, Documento annuale di programmazione, che prevede spese per 80 milioni di euro nel 2015, in base a una mirata selezione degli investimenti con fondi che derivano dalla nuova programmazione comunitaria.
Il dispositivo, nel recepire le linee politico programmatiche del Dap, evidenzia che “l’Umbria dovrà essere in grado di porre in campo ogni possibile azione, attuando scelte coraggiose, con l’obiettivo di sfruttare le positive condizioni economiche dell’ultimo periodo traghettando la nostra regione fuori dalla crisi. Sarà necessario: puntare sui fondi strutturali europei 2014-2020; riaffermare il ruolo della Regine nella gestione delle crisi aziendali rimodulando l’accordo per la reindustrializzazione dell’area di crisi della A. Merloni e dando attuazione alla risoluzione sullo stato di crisi complessa per l’area di Terni e Narni; cogliere le opportunità derivanti dalla chiusura della passata programmazione comunitaria e dell’avvio del nuovo Por – Fse 2014-2020; completare i lavori sulle infrastrutture regionali, dando priorità al Nodo di Perugia e alla valorizzazione della Tre Valli; chiedere al Governo e al Parlamento un impegno particolare per il completamento della ricostruzione post sisma (“1197/’98”, 2000 e 2009); investire su innovazione e competitività delle Pmi; puntare sul rafforzamento del capitale umano regionale; attuare politiche di crescita sostenibili; continuare gli investimenti sulla mobilità ecologica; aggiornare il Piano di tutela delle acque; reagire ai tagli ai trasferimenti per la sanità; ampliare l’offerta
di servizi per le politiche sociali; costituire un osservatorio sul fenomeno della violenza di genere; continuare la razionalizzazione delle Agenzie e società partecipate; non abbassare la guardia in materia di sicurezza; sostenere le politiche abitative con contribuiti all’affitto e all’acquisto della prima casa; continuare a investire nel trasporto pubblico locale”.
Illustrando l’atto il capogruppo del Pd, Renato Locchi, ha detto che lo scenario da cui muove il Dap 2015 è quello di una “crisi economica che in Umbria ha assunto aspetti più pesanti che nel resto d’Italia”, con la riduzione della base produttiva, la caduta del valore aggiunto della produzione ed il calo dell’occupazione, specialmente giovanile”.
Locchi ha invitato però a non ignorare i “timidissimi segnali positivi che si stanno registrando anche per l’Umbria (sugli ordini e l’occupazione)”, per “una ripresa che sarà comunque un processo lungo, impegnativo e tormentato”. Questo anche per i tagli delle risorse statali (126 milioni di euro) e per la necessità di reperire 34 milioni di euro per cofinanziare programmi comunitari di spesa. “Se non c’è un cambio anche e soprattutto a livello nazionale per far ripartire l’economia italiana – ha concluso Locchi – tutti i nostri sforzi resteranno vani”.
La presidente della Regione, Catiuscia Marini, a chiusura degli interventi, ha sottolineato come “I nostri Dap si sono sempre basati sulla realtà senza nascondere la fase complessa dell’Umbria nel contesto italiano. Un’operazione di verità e di realtà nei confronti dell’Umbria. Gli interventi di stamani mi sono sembrati propedeutici all’imminente campagna elettorale in vista delle regionali, da parte di consiglieri prima in maggioranza e oggi all’opposizione”.
“Non è un Dap da campagna elettorale – ha continuato la Marini – ma è un documento di programmazione che incide anche sul futuro dell’Umbria. Le nostre azioni ed i nostri interventi in questi anni non hanno sottovalutato le esigenze di imprese e famiglie né la necessità di tagli agli eccessi di spesa pubblica. Abbiamo, con coraggio e determinazione, messo in atto un’azione riformista facendo scelte nette, che confermiamo e vogliamo completare con il Dap 2015. Senza illuderci o fare i ‘pierini’ rispetto alle esigenze del Paese, perché ci dobbiamo muovere in coerenza con le politiche nazionali ed europee”.
Un passaggio dell’intervento della Presidente è stato dedicato alla E 45. “Uno dei temi di confronto e polemica della prossima campagna elettorale sarà il progetto di trasformazione della E45 in autostrada – ha spiegato Catiuscia Marini – Ma questa giunta regionale ha già detto e scritto chiaramente che questa arteria per gli umbri è soprattutto una strada di collegamento interno fra i vari centri della regione”.
Dal punto di vista politico va evidenziato il voto contrario di Damiano Stufara (Prc) che ha tenuto anche la relazione di minoranza e dell’Idv. “E’ la prima volta che un membro della maggioranza fa una relazione di minoranza – ha commentato il capogruppo del Pd, Locchi – Mi hanno insegnato che non votare il Dap e il bilancio di un’istituzione sancisce ufficialmente l’uscita dalla maggioranza. Il gruppo Pd – ha aggiunto Locchi – non fa grandi questioni sul fatto che Stufara svolge il ruolo che svolge da qualche mese: parafrasando Marx, diciamo che non ci occuperemo della miseria della politica in questa fine di legislatura. Diverso è il caso del funzionamento della prima commissione, dove con Stufara all’opposizione verrebbe meno la maggioranza in quell’organismo”.
Lo stesso Stufara e Andrea Lignani Marchesani per il centrodestra avevano presentato due proposte alternative che sono state respinte.