Deruta, spacciatore perugino fuori dalla discoteca la sera di Halloween: arrestato
DERUTA – Appostati fuori da una discoteca del derutese, pronti a rifornire i giovani di droga. I carabinieri della Compagnia di Todi, nell’ambito dei controlli disposti per Halloween del comprensorio che hanno impegnato 30 militari, hanno scoperto due spacciatori.
I due erano appartati in un parcheggio antistante il locale. Uno di loro, un diciannovenne residente a Perugia, veniva sorpreso mentre fumava eroina. L’altro, un ventottenne anch’egli residente a Perugia, invece, a seguito di perquisizione personale e domiciliare, è stato trovato in possesso di 16 pasticche di ecstasy e di 33 grammi di marijuana, destinati allo spaccio nonché della somma di 350 euro, sicuramente provento dell’illecita attività.
Il ventottenne, è stato quindi tratto di arresto con l’accusa di detenzione, ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti, aggravata dalla circostanza che tale condotta era stata posta in essere nei pressi di una discoteca, mentre il connazionale diciannovenne è stato segnalato alla Prefettura di Perugia quale assuntore di droghe. Entrambi saranno proposti per l’applicazione della misura di prevenzione del divieto di ritorno nel comune di Deruta.
Lo spacciatore, nella mattinata odierna, dopo aver trascorso il resto del fine settimana ristretto nelle camere di sicurezza, verrà tradotto dinanzi al Giudice del Tribunale di Spoleto per la convalida dell’arresto.
Oltre a questi soggetti, altri sono incappati nella rete dei controlli attuati dai Carabinieri. Sono stati denunciate in stato di libertà sei persone, di cui uno straniero, residenti a Deruta, Gualdo Cattaneo, Roma, Marsciano e Perugia – le quali, fermate alla guida di autovetture, o si rifiutavano di sottoporsi ad accertamenti per verificare lo stato di alterazione dovuto all’assunzione di stupefacenti o alcol o risultavano positivi a tali accertamenti eseguiti con l’etilometro in dotazione. Altri tre giovani, due residenti a Collazzone ed uno ad Acquasparta, venivano segnali alle Prefetture competenti perché trovati in possesso di modesti quantitativi di hascisc o marijuana, detenuti per uso personale.