Di Girolamo risponde alle accuse dei grillini: “Chi grida al sistema inizi a rispettare la democrazia e le procedure legali”
TERNI – “L’accusa di sistema e di disonestà – dichiara il sindaco Leopoldo Di Girolamo – la considero una accusa infamante e gratuita, da parte di quelle opposizioni che non vogliono rispettare né il voto democratico né l’operato della magistratura.
La magistratura ha avviato un’indagine per approfondire alcuni temi, ma c’è chi è arrivato già alle sentenze delle sentenze e brandisce il cappio. Il primo a non rispettare la magistratura e la legalità è chi mette in circolazione atti coperti da segreto istruttorio, atti utilizzati come clave, senza possibilità di difendersi nell’ambito delle regole della giustizia, quella vera.
E’ ormai evidente che si vuole interrompere una azione di governo che ha ricevuto il mandato dagli elettori, è chiaro che si vuole creare un clima di accuse generiche e infondate, tese a demolire le istituzioni. Sul versante dell’onestà vado a testa a alta, non appartengo ad alcun sistema, non ho mai agevolato o favorito aziende, cooperative o altro.
Ho sempre badato agli interessi della città, e se una azienda, una ditta, una cooperativa, una associazione, un singolo cittadino, riesce a raggiungere un risultato, sono stato sempre felice, perché ho sempre pensato che il benessere della comunità passi anche per i successi del suo tessuto economico, sociale, culturale, professionale.
Se c’è qualcuno che pensa che avere sede a Terni, sia un elemento di sospetto, lo dica chiaramente. Se l’obiettivo è demolire tutto quello che è ternano lo si dica pubblicamente. Io sono dell’idea che tutte le aziende debbano partecipare allo sviluppo di Terni, comprese quelle di Terni.
Sulla moralità personale aggiungo che dalla politica non ho tratto guadagni né costruito posizioni di privilegio. Ho vissuto sempre con la mia professione. Sono stato il primo parlamentare ad dimettersi al momento dell’elezione a sindaco. Come parlamentare sono sempre stato il primo contribuente del mio partito, perché credo in un finanziamento dei partiti chiaro e trasparente.
Da cinque anni nelle mie tasche non entra un euro dell’indennità da sindaco. Da sempre sono stato attento e parsimonioso nei rimborsi, così come nell’utilizzo delle strutture e dei mezzi che pure spettano a un sindaco per l’espletamento del suo mandato.
L’accusa di mancanza di trasparenza la trovo poi ridicola: in quali altri comuni le opposizioni hanno la password del protocollo dell’Ente, in quali altri comuni persino le bozze degli atti sono a disposizione del vaglio politico?
Sto al governo e al servizio della città, non perché faccio parte di un sistema, ma perché ho vinto due turni elettorali, l’ultimo dei quali con un’ampia scelta di candidati a sindaco, ben 13! In queste ore, in questi giorni non semplici, il mio pensiero è alla città, e alle opportunità che sta vivendo in questi mesi: dai finanziamenti di Agenda Urbana, al riconoscimento dei canoni idrici, all’area di crisi complessa che porterà benefici tangibili ad iniziare dal risanamento ambientale della più grande azienda del territorio, alle opportunità culturali e turistiche.
E’ lampante che mentre ieri gran parte della città si è ritrovata unità in questa immensa prospettiva del circuito leonardesco, c’è chi oggi continua a spargere accuse e veleni, salvo poi meravigliarsi che nel mondo del lavoro – compreso quello della cooperazione – ci siano preoccupazione, angoscia, tensioni”.