Digital nelle aziende umbre, cresce soltanto l’e-commerce
PERUGIA – Secondo quanto emerge da una ricerca di Cna Umbria, realizzata in collaborazione con il centro studi Sintesi, relativa alla diffusione delle tecnologie digitali nelle famiglie e tra le imprese italiane e umbre, risulta che nella classifica generale l’Italia si posizione al venticinquesimo posto su ventotto paesi membri, riportando un gap nel compa0rto Ict sia per quanto concerne il Pil (3,2 per cento) che l’occupazione (2,3 per cento). La buona notizia per l’Umbria è che le imprese regionali sul fronte della digitalizzazione sono in linea con il dato nazionale. Il presidente di Cna Umbria, Renato Cesca afferma: “Siamo convinti che le sfide della digitalizzazione sono quelle che le imprese dovranno affrontare nei prossimi due-tre anni. È da oltre un anno che si parla costantemente di Impresa 4.0, ma ci sembra che la percezione dell’impatto che le nuove tecnologie potranno avere sulle imprese sia ancora molto limitata, perché il problema maggiore sta nelle scarse competenze. L’unica nota positiva è che partendo dal fondo, l’Ict non potrà che crescere velocemente ”. Tale indagine ha interessato le imprese con più di dieci addetti e ha preso in esame cinque parametri: connettività (reti), competenze del capitale umano, uso di internet, integrazione delle tecnologie digitali e servizi pubblici digitali (e-government). Per quanto concerne la banda ultra larga in Umbria la diffusione sta ancora sotto la media nazionale, anche se gli investimenti già previsti da qui al 2020 porteranno la rete a 100 Mbps nel 65 per cento del territorio regionale. La connessione a internet nella famiglie umbre è raddoppiata in dieci anni (68 per cento), in linea con il dato nazionale. Sul lato delle imprese risulta che in Umbria (e in Italia) quasi tutte sono connesse ad internet e il 74 per cento ha pure creato un proprio sito web, sebbene solo il 36 per cento degli addetti (contro il 45 per cento del dato italiano) usa abitualmente internet per lavorare. “Il dato più importante della ricerca è proprio quest’ultimo – puntualizza Cesca –, perché dimostra che nonostante in larghissima parte le imprese umbre dispongano della connessione e di un sito aziendale, sono invece carenti sul piano della digitalizzazione dei loro processi produttivi”. L’indagine invece riscontro una buona propensione all’e-commerce che sta vivendo una fase di forte crescita in termini di volumi, di transazioni e di numero di imprese che lo utilizzano, a fronte di una propensione all’acquisto che è aumentata notevolmente, anche in Umbria, dove in pochi anni è passata dal 9,7 al 27 per cento. Per scendere nel dettaglio delle vendite online, nel 2016 si è assistito anche a un cambiamento nella natura delle transazioni, con l’acquisto via web di prodotti (52 per cento) che ha superato quello di servizi (48 per cento). Il dato umbro, tuttavia, seppur contenuto (16,5 per cento) supera la media nazionale (12,5 per cento). Il presidente di Cna Umbria si sofferma poi a parlare del persone occupato in questo settore, sostenendo che “al di là della disponibilità delle reti, il problema principale dei ritardi sta nelle scarse conoscenze e competenze del capitale umano, quindi è sulla formazione di lavoratori e imprenditori che si deve investire. L’innovazione tecnologica è complessa e molto veloce, serve un gioco di squadra che, attraverso conoscenze complementari e collaborative, sia in grado di costruire un’intelligenza collettiva per dominare e utilizzare ai propri fini la tecnologia. Perché il rischio che corriamo come imprenditori è quello di dotarci di tecnologie che non ci facciano ridurre i costi, né aumentare i ricavi o semplificare le attività svolte e che quindi siano inutili o dannose per le nostre aziende. Ecco perché Cna – conclude Cesca – già a partire dalla prossima settimana, avvierà una serie di attività per facilitare la diffusione delle conoscenze digitali tra i propri associati”.