Dimissioni del sindaco: ecco le reazioni del mondo politico
TERNI – Da una parte la maggioranza con qualche lacrima agli occhi che ringrazia il sindaco dell’operato. In prima fila Corradi, Piermatti, Masiello, Piccinini, che parlano di coerenza, onestà intellettuale e morale del sindaco.
Dall’altra parte le agguerrite opposizioni, che puntano il dito contro tutto quello che Di Girolamo e giunta hanno portato avanti di sbagliato in questi anni.
Per Piccinini si aprono nuovi scenari, spero solo – afferma – che chi arriverà possa governare senza avere puntata una pistola sulla tempia, come è avvenuto in questi ultimi tempi nei confronti di un sindaco e di una maggioranza a cui si potrà imputare di tutto, ma non la disonestà. Il tempo ci dirà se quello che è avvenuto era giusto che avvenisse.
Dal consigliere Enrico Melasecche il riepilogo di tutte le vicende giudiziarie che hanno portato anche all’arresto del primo cittadino ed al suo rinvio a giudizio per la vicenda del percolato, senza dimenticare procedimenti e indagini in corso.
Marco Cecconi, di Fratelli d’Italia parla della peggiore amministrazione comunale dell’ultimo quarto di secolo, che lascia in eredità una crisi gravissima che ha visto uno scollamento mai visto tra la società civile e la politica.
Duri anche i Cinque Stelle, con Thomas De Luca: «L’esperienza Di Girolamo finisce con la negazione e un’inversione totale della realtà dei fatti.
Finisce oggi un’epoca e ne deve iniziare un’altra. Per Paolo Crescimbeni del Gruppo Misto il sindaco si è rinchiuso per anni nella sua ‘torre’, prendendo le sue decisioni insieme alla maggioranza, e questi sono i risultati.
Francesco Ferranti di Forza Italia parla anche di disonestà. “L’azione amministrativa di questa città è stata lesa anche dallo scontro di alcune componenti interne alla stessa maggioranza.
Scontro che ha penalizzato il merito, favorendo invece gli interessi di parte, e che ha segnato anche le ‘trattative’ di questi ultimi giorni.
Il capogruppo della Lega Nord in consiglio regionale Emanuele Fiorini e il segretario del partito a Terni, sparano a zero: «Le dimissioni del sindaco sono una decisione tardiva, dovuta alla disgregazione politica di un centrosinistra lacerato da lotte intestine.