Elettrocarbonium, i sindacati a Monachino: “Non ci sono le condizioni per firmare la Cassa integrazione”
NARNI – I lavoratori dell’Elettrocarbonium, da ieri in sciopero ad oltranza, presidiano le portinerie dello stabilimento di Narni mentre i sindacati oggi hanno formalizzato la richiesta al Mise di stringere i tempi rispetto all’ultimatum fissato per venerdì 11. Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil ricordano che l’amministratore delegato Monachino (che ha pagato le 13esime e pare – oggi – anche la mensilità di dicembre) abbia subordinato il pagamento delle spettanze di gennaio al previo accordo per la concessione della cassa integrazione ordinaria.
I sindacati territoriali di categoria, avendo verificato che al momento non sussistono le condizioni di garanzia relative alla ripresa produttiva – condizione necessaria per un accordo di Cassa integrazione ordinaria – non sono ad oggi disponibili ad addivenire a tale accordo. Tali condizioni sono poi ulteriormente peggiorate in quanto qualche giorno fa l’azienda ha subito anche l’interruzione della fornitura del gas metano.
“Alla luce di quanto sopra – concludono le tre sigle sindacali – chiediamo urgentemente al Mise ed alle Istituzioni tutte di verificare con le parti in causa (SGL ed Elettrocarbonium) se esistano ancora i margini per una trattativa degna di questo nome”. In caso affermativo i sindacati chiedono che le parti in causa facciano finalmente partire una trattativa seria. Qualora invece queste condizioni non sussistano, chiedono, ad Elettrocarbonium il pagamento delle spettanze pregresse, comprese le quote relative al tfr e fondo assistenza sanitaria nonché l’avvio della procedura per il licenziamento collettivo dei lavoratori; ad Sgl di velocizzare il processo di riconsegna degli impianti e delle aree da parte di Elettrocarbonium affinché si tenti di cercare soggetti imprenditoriali nuovi che siano interessati all’industrializzazione.
Intanto le ditte dell’indotto sarebbero pronte a far partire i decreti ingiuntivi per recuperare i crediti che complessivamente si aggirano sui 400mila euro.