PERUGIA – Dopo il confronto positivo di ieri in Regione, con le rassicurazioni sui tempi e gli impegni precisi per il futuro della Ferrovia Centrale Umbra, i sindacati dei trasporti, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal si presenteranno all’incontro di domani con Busitalia più distesi, ma decisi comunque a sciogliere i nodi ancora in essere, in particolare sulla ricollocazione del personale momentaneamente in eccesso. Lo hanno spiegato stamattina, nel corso di una conferenza stampa a Perugia, i segretari delle 4 sigle, Marco Bizzarri (Filt Cgil), Gianluca Giorgi (Fit Cisl), Stefano Cecchetti (Uiltrasporti) e Paolo Bonino (Faisa Cisal): “Valuteremo con attenzione qualsiasi ipotesi che ci farà l’azienda – hanno detto i rappresentanti dei lavoratori – ma servono passi avanti rispetto all’atteggiamento tenuto finora e grande senso di responsabilità”.
L’obiettivo fondamentale per i sindacati è quello di mantenere in ambito ferroviario tutto il personale in eccesso (una trentina di unità), al fine di non disperdere competenze e know-how, anche in considerazione dei tempi più ristretti rispetto alle previsioni iniziali. Dopodiché, Filt, Fit, Uiltrasporti e Faisa si dicono disponibili a prendere in considerazione altre ipotesi, ma solo dopo aver davvero esaurito ogni altra possibilità (e ce ne sono parecchie, dalle turnazioni più elastiche, alle tratte fuori regione, sempre, naturalmente, su base volontaria). Dunque, l’incontro di domani (15 settembre) con Busitalia dovrà fornire ulteriori rassicurazioni, dopodiché partiranno le assemblee con il personale per valutare, insieme ai lavoratori, i risultati raggiunti. Da chiarire – hanno sottolineato i sindacato – c’è anche la situazione che riguarda 7 lavoratori di una ditta esterna che si è occupata della manutenzione per Busitalia. “Abbiamo anche per loro delle proposte di ricollocazione per scongiurare gli esuberi, siamo certi che si potrà trovare una soluzione senza penalizzare questi lavoratori”.
Dunque, per i sindacati, a partire dall’incontro di domani con Busitalia si potrebbe davvero voltare pagina in questa vicenda “certamente non edificante per la nostra regione”, come hanno sottolineato Bizzarri, Giorgi, Cecchetti e Bonino. “Il nostro compito – hanno concluso – sarà quello di vigilare costantemente sull’operato dei vari soggetti e soprattutto sul rispetto dei tempi fissati. Perché non si può immaginare l’Umbria del futuro senza la sua ferrovia”.