Ex Merloni, ammortizzatori estesi per i lavoratori che da ottobre sono senza mobilità
PERUGIA – Si amplia la cassa integrazione in deroga, anche in favore dei lavoratori ex Merloni che hanno esaurito la mobilità ad ottobre. E’ questo uno dei contenuti approvati dalla giunta regionale in un disegno di legge proposto dal vicepresidente con delega allo Sviluppo economico Fabio Paparelli. “Si tratta di un provvedimento importante perché coglie due obiettivi – ha spiegato il vicepresidente Paparelli – Da una parte, consente di dare un sostegno ai lavoratori della ex Merloni, oltre che di altre aziende oggetto di tavoli regionali, che dallo scorso mese di ottobre hanno esaurito il periodo di mobilita. Questo, grazie alla sensibilità del Ministro Poletti, ed all’emanazione del decreto legislativo 185 che consente di utilizzare al meglio le risorse della cassa in deroga. L’aggiornamento dell’accordo con le parti sociali consente inoltre, – afferma il vicepresidente – di dare risposte concrete agli effetti che i recenti eventi sismici hanno prodotto in particolare sulle attività economiche legate al turismo ed ai settori connessi, sia nei comuni della Valnerina, sia nel resto del territorio regionale. Per i lavoratori della ex Merloni e delle imprese oggetto di tavoli regionali – prosegue – si tratta di un sostegno che intende accompagnare i processi di ricollocazione e di ripresa dell’attività produttiva”.
Spiegando il provvedimento il vicepresidente ha riferito che “la Giunta regionale già all’inizio di settembre, subito dopo il sisma del 24 agosto, aveva riservato l’utilizzo di risorse per la cassa integrazione in deroga al fine di mantenere i livelli occupazionali delle imprese operanti nel territorio del perimetro definito dalla normativa nazionale nei Comuni di Norcia, Preci, Monteleone di Spoleto e Cascia. Attualmente, dopo il sisma del 30 ottobre – ha spiegato il vicepresidente Paparelli – il perimetro è stato allargato a 14 Comuni, Arrone, Cascia, Cerreto di Spoleto, Ferentillo, Montefranco, Monteleone di Spoleto, Norcia, Poggiodomo, Polino, Preci, Sant’ Anatolia di Narco, Scheggino, Sellano, Vallo di Nera, che diventano 15 con l’aggiunta del Comune di Spoleto. In pratica – ha detto il vicepresidente – con quest’atto la Regione Umbria consente nelle more dell’assegnazione delle specifiche risorse previste dal Governo fin da subito il ricorso a questa indennità per i lavoratori delle imprese che hanno subito gli effetti di riduzione o sospensione di attività a causa degli eventi sismici”. Sempre per lo stesso periodo, la concessione di Cassa Integrazione in Deroga è estesa in via straordinaria quei dipendenti di datori di lavoro con unità locali siti in altre località dell’Umbria diverse da quelle individuate nell’area del perimetro ed operanti nei settori ricettivo, ristorativo ad agenzie di viaggio nonché a quei lavoratori impiegati presso datori di lavoro con appalti attivati presso strutture del settore ricettivo – ristorativo che hanno richiesto l’intervento. Tali lavoratori devono essere stati assunti entro il 30 ottobre 2016, non avere accesso ad altre forme di ammortizzatori. Per i lavoratori stagionali o a termine il periodo richiesto non può, in ogni caso, eccedere la data di scadenza del contratto.
Il vicepresidente Paparelli, dopo aver spiegato come “il provvedimento punti a dare risposte anche ai dipendenti di realtà industriali in difficoltà che non hanno accesso ad altri ammortizzatori prevedendo periodi di Cassa integrazione o di mobilità in deroga fino ad aprile del 2017, – ha riferito – che “le imprese che beneficiano della CIGS il cui periodo viene a scadere tra il 01 novembre 2016 e il 30 giugno 2017 possono richiedere entro il 31.12.2016 la cassa integrazione in deroga per un periodo consecutivo alla CIGS massimo di mesi 3”.
Un plauso al provvedimento è arrivato dal consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd): “Saluto con piacere l’atto della Giunta regionale che modifica l’accordo per la gestione della cassa integrazione in deroga e che dà risposte a tutti i lavoratori usciti nel 2016 dai circuiti degli ammortizzatori sociali, tra questi i 200 lavoratori ex Merloni, senza mobilità dallo scorso ottobre. Ribadisco però la ferma contrarietà a qualsiasi discriminazione tra lavoratori, che possa minare la stessa stabilità sociale di cui la fascia appenninica è sempre stata emblema”.Così il consigliere regionale Smacchi (Pd) commentando l’atto approvato dall’esecutivo regionale che interviene sulle modalità di assegnazione delle risorse delle cassa integrazione in deroga.
“Oltre ai 200 lavoratori ex Merloni usciti dalla mobilità – dice Smacchi – sarà possibile intervenire in favore anche delle altre aziende che fanno parte dei tavoli regionali e che a ottobre hanno esaurito la mobilità. Interventi importanti anche per le attività del turismo nelle zone colpite dal sisma e del resto dell’Umbria. Il tutto accompagnando processi di ricollocazione e di ripresa dell’attività produttiva. Per le aziende in difficoltà si prevedono periodi di cassa integrazione e mobilità fino ad aprile 2017. Un ottimo risultato – prosegue Smacchi – che aiuta il territorio e che dà una boccata d’ossigeno alle famiglie. L’impegno delle istituzioni però non si deve fermare e so che non si fermerà qui. In primis perché esistono altri lavoratori ex Merloni che la mobilità l’hanno esaurita lo scorso anno. E poi perché, nonostante le mezze notizie e le indiscrezioni, la Jp Industries ha bisogno di ripartire il prima possibile e non può più aspettare”.