Ex Merloni, dal tavolo al Mise restano fuori i sindaci, Presciutti e Bontempi “sgomitano”
NOCERA – Hanno saputo solo dai media del vertice sull’ex Merloni fissato al Mise per giovedì prossimo alle 11. Un tavolo di lavoro a cui parteciperanno, i rappresentanti del Governo, le Regioni Umbria e Marche, le organizzazioni sindacali, ma non loro: i sindaci di Gualdo Tadino e Nocera Umbra, che non sono stati, al momento, convocati. Sulla vicenda i due sindaci Massimiliano Presciutti e Giovanni Bontempi non nascondono la loro amarezza.
“Con rammarico – dicono – abbiamo appreso la notizia dell’incontro al Mise riguardo alla questione Ex Merloni solo dai media. Di questo siamo francamente rammaricati. Come sindaci delle due città maggiormente e direttamente interessate alla vertenza ribadiamo, ancora una volta, la nostra piena disponibilità a partecipare all’incontro, poiché la riteniamo più che opportuna. A più riprese abbiamo sollecitato una revisione dell’accordo di programma che fino ad oggi non ha portato risultati”.
“Al momento – continuano Presciutti e Bontempi – molti nostri concittadini, quotidianamente, ci stanno chiedendo informazioni e dettagli sulla vicenda e sul loro futuro, che appare sempre più nebuloso. Noi essendo i primi cittadini dei territori maggiormente coinvolti vorremmo partecipare al Tavolo, per entrare nel merito di una discussione che ci riguarda direttamente e per essere in grado di informare sulla vertenza Ex Merloni le tante famiglie che da troppo tempo aspettano risposte”.
Sulla questione interviene il consigliere regionale del Pd, Andrea Smacchi. “ Trovo più che legittima la richiesta dei sindaci di Nocera Umbra e Gualdo Tadino, di partecipare all’incontro, in programma il 29 gennaio al ministero, sulla Ex Merloni – dice Smacchi – Trovo effettivamente surreale il fatto che i livelli istituzionali più vicini ai cittadini siano quelli che, in incontri di rilevante importante come questo, vengano tagliati fuori. Non posso che unirmi alla loro richiesta, quindi, aggiungendo che insieme a loro dovrebbero partecipare i sindaci, o i rappresentanti, di tutti i comuni interessati dall’accordo di programma. E’ giusto infatti che anche le amministrazioni comunali abbiano un quadro chiaro della situazione, così da poter informare in maniera adeguata tutti i cittadini. L’auspicio finale – conclude il consigliere regionale del Pd – è che dall’incontro del 29 escano risposte concrete per i lavori, che da anni ormai si trovano in una situazione di incertezza inaccettabile”.