Ex Merloni, Umbria e Marche chiedono l’area di crisi complessa
NOCERA UMBRA – Trasformare l’Accordo di programma per il territorio interessato dalla crisi della ex Merloni in area di crisi complessa. Ciò consentirebbe l’utilizzo non solo dei benefici previsti dalla legge 181, ma anche una maggiore flessibilità dell’uso delle risorse finanziarie e di agganciare definitivamente l’estensione anche degli ammortizzatori sociali.
Obiettivo questo condiviso dagli assessori regionali allo sviluppo economico di Umbria e Marche, Fabio Paparelli e Manuela Bora, che si sono incontrati oggi ad Ancona per definire il percorso amministrativo che dovrà portare alla formale richiesta da avanzare al Governo. Incontro cui hanno partecipato anche rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e organizzazioni sindacali di Marche ed Umbria che ne hanno condiviso l’obiettivo, ed hanno manifestato disponibilità a sostenerne il percorso.
“Nel perseguire questo importante obiettivo – hanno affermato Bora e Paparelli -, che consentirà alla due Regioni di poter mettere in campo azioni concrete per la reindustrializzazione di tutto il territorio dell’appennino umbro-marchigiano puntando sui suoi punti di forza che vanno dall’industria degli elettrodomestici alla ceramica, vogliamo aviare una ampia partecipazione con tutti i livelli istituzionali e gli attori economici, sociali e sindacali dei due territori. A tal fine avvieremo immediatamente le procedure per formalizzare come Giunte regionali questa richiesta e successivamente sottoporla alla partecipazione prima delle commissioni regionali che si occupano di economia e sviluppo economico e quindi alle assemblee legislative delle due regioni per l’approvazione di una risoluzione comune”.
“Ciò che vogliamo realizzare non è una semplice modifica nominale dello strumento normativo, bensì una modifica sostanziale. Il passaggio dall’accordo di programma al riconoscimento di area di crisi complessa significa un cambio di passo radicale per lo sviluppo di questi territori; significa passare da un intervento prima indirizzato al sistema industriale in crisi verso un piano che – hanno concluso Bora e Paparelli – riguarda la riqualificazione e reindustrializzazione di tutto il territorio interessato”.
Il consigliere regionale del Partito democratico Andrea Smacchi esprime “soddisfazione per l’incontro di questa mattina tra l’Assessore alla Regione Umbria Fabio Paparelli e l’Assessore della Regione Marche Emanuela Bora al fine di definire al più presto il
percorso amministrativo per il riconoscimento dell’area ex Merloni come area di crisi complessa, cosi da poter mettere in campo ulteriori azioni concrete per la reindustrializzazione di tutto il territorio dell’appennino umbro-marchigiano puntando sui suoi punti di forza. che vanno dall’industria degli elettrodomestici alla ceramica”.
“La trasformazione dell’accordo di programma in area di crisi complessa – spiega Smacchi – di fatto consentirebbe non solo di usufruire dei benefici della legge 181 ma permetterebbe l’utilizzo di maggiori risorse finanziarie da reinvestire sul territorio e l’estensione degli ammortizzatori sociali. Dopo questo primo incontro, sarà importante proseguire con un ampio coinvolgimento di tutti i livelli istituzionali e degli attori economici, sociali e sindacali delle due Regioni”.
“Personalmente – conclude – come presidente della Prima commissione mi impegnerò sin da subito a calendarizzare una seduta congiunta con la Prima commissione della Regione Marche al fine di proporre alle rispettive Assemblee legislative una risoluzione comune, nella consapevolezza di come questo passaggio dall’accordo di programma al riconoscimento di area di crisi complessa sia fondamentale per la riqualificazione e la
reindustrializzazione di tutto il territorio interessato”.