Foligno, 4 novembre, Comune dona Costituzione ai ragazzi. Mismetti: “Necessario riconoscere ius soli”
FOLIGNO – “Il 4 novembre è la testimonianza esplicita del legame stretto e intenso tra il Paese e la sua componente militare: uomini e donne che oggi prestano servizio esattamente come i soldati che combatterono, un secolo fa, nel più terribile conflitto europeo”. Lo ha ricordato il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, nel corso della cerimonia del 4 novembre, presenti, tra gli altri, il comandante del centro di selezione e reclutamento nazionale dell’esercito, generale Emmanuele Servi, il presidente del Consiglio comunale, Alessandro Borscia, gli studenti delle scuole superiori.
Nell’aula consiliare, dopo aver reso omaggio al monumento ai caduti, presente il picchetto del centro di selezione e reclutamento dell’esercito, Mismetti ha sottolineato come dopo la tragedia di Caporetto, 100 anni fa, “il Paese seppe reagire. Questa capacità di reazione l’Italia l’ha dimostrata, anche dopo, con la Liberazione dal nazifascismo e anche in più circostanze, dalla lotta al terrorismo all’impegno per ricostruire dopo le calamità naturali, con i diversi terremoti che hanno colpito anche la nostra terra. Le Forze Armate, in una società segnata da grandi incertezze e da forti divisioni, rappresentano un caposaldo di quell’Unità nazionale faticosamente raggiunta con le guerre per l’indipendenza, e poi con la Resistenza e, come detto, con la Liberazione”.
Nel suo intervento ha fatto riferimento, tra l’altro, alla necessità di approvare la legge sul cosiddetto “ius soli” “E’ un tema sensibile ma che va affrontato: riconoscere la cittadinanza a quei ragazzi che sono nati nel nostro Paese, si sentono italiani anche non hanno ancora ottenuto il diritto di esserlo– ha osservato Mismetti – e credo che sia necessario andare avanti per approvare la legge. E’ una legge di civiltà per l’appartenenza alla nostra comunità di coloro che si sentono parte integrante del nostro Paese”.
Il generale Servi, dopo aver ricordato il sacrificio di tanti soldati nella prima guerra mondiale, in particolare nella battaglia di Caporetto, ha messo in evidenza, tra l’altro, l’importanza della consegna ai giovani della bandiera “simbolo, essenza, sostanza ed identità dell’unità nazionale”.
Al termine della cerimonia è stata consegnata la bandiera e una copia della Costituzione italiana ad una rappresentanza degli studenti delle scuole superiori di Foligno.