Foligno, 72 anni fa la strage di Stazzema: sterminata anche famiglia folignate. Condanna prescritta per l’ultimo boia ancora in vita
FOLIGNO – Foligno ricorda la strage nazista di Sant’Anna di Stazzema, compiuta il 12 agosto del 1944. Furono 560 le vittime, tutte civili, tra cui un’intera famiglia folignate. Settantadue anni dopo, una delegazione del Comune, guidata dall’assessore alle politiche per la memoria e la pace, Maura Franquillo, ha partecipato alla cerimonia per la commemorazione delle vittime, organizzata dalla città di Stazzema, in provincia di Lucca.
L’eccidio fu compiuto sulla piazza, nelle case e nelle stalle del paese, dove vennero trucidati anziani, donne, ragazzi e bambini. Tra questi c’erano anche la moglie e gli otto figli del capitano di marina Antonio Tucci, originario di Foligno e in servizio in Toscana. Furono uccisi la moglie Bianca di 39 anni e figli Eros di 13 anni, Feliciano di 10, Anna Maria di 16, Luciana di 15, Grazia di 8, Franca di 5, Carla di 3 e la piccola Maria di soli tre mesi. La famiglia Tucci, residente a La Spezia, per stare più lontano dagli eventi bellici si era rifugiata a Sant’Anna di Stazzema, dove alloggiava in una stanzetta della parrocchia, proprio davanti alla piazza dove fu poi sterminata. Si salvò solo il capo famiglia, Antonio Tucci, che quel giorno era lontano da casa. L’uomo, morto nel 1953, riposa nel cimitero di Foligno, mentre la moglie e i figli sono sepolti nel sacrario di Col Cava, a Sant’Anna di Stazzema, dove stamattina si è svolta la commemorazione. Per l’occasione l’assessore Franquillo ha evidenziato che “la parola guerra non è sufficiente a spiegare la barbara atrocità successa a Sant’Anna di Stazzema. Cinquecentosessanta persone non solo sono state uccise ma anche bruciate subito dopo. Io penso che abbiamo tutti il dovere di tutelare la nostra democrazia e la nostra libertà affinché non ci sia più evento così barbaro!”.
L’anniversario di una delle stragi più orribili compiute dai nazisti è stato ricordato anche dall’assessore regionale alla Coesione sociale, Luca Barberini, che, attraverso il suo profilo Facebook ha invitato a riflettere: “L’orrore non va dimenticato, facciamo memoria del passato perché la storia non si ripeta e coltiviamo i valori della pace, della libertà, della democrazia, della solidarietà per costruire un mondo più gusto”.
Alcuni degli autori dell’eccidio di Stazzema sono stati individuati, tra questi anche Gerhard Sommer uno dei militari nazisti che era al comando della compagnia che eseguì l’orrendo crimine, con la complicità dei fascisti del posto. Nei confronti dell’uomo, oggi 94enne e ultimo esecutore della strage ancora in vita, nel 2014 in Italia è stato riaperto un procedimento per rendere giustizia alle 560 vittime, poi conclusosi con una condanna all’ergastolo. La Procura tedesca, nel maggio 2015, ha invece archiviato il caso perché il boia di Stazzema, seppure condannabile per omicidio, oggi non è in grado di intendere e volere. Una risoluzione che sa di beffa e che amplifica l’orrore.