Foligno, approvato il bilancio comunale, restano i mal di pancia
FOLIGNO – Dopo dodici ore di assemblea, un confronto serrato, diversi mal di pancia e colpi di scena, il Consiglio comunale di Foligno ha approvato, a maggioranza, il bilancio di previsione 2015 e il bilancio pluriennale 2015/2016/2017.
Hanno votato a favore i consiglieri di maggioranza (compresi i consiglieri Michela Matarazzi (Pd) ed Elio Graziosi che nel corso della seduta ha lasciato il gruppo Pd per aderire al gruppo misto), contrari i consiglieri di opposizione. Si e’ astenuta Lorella Trombettoni (Pd).
Nel corso della seduta sono stati approvati, a maggioranza, i seguenti provvedimenti: le modifiche al regolamento della Tari, il piano finanziario Tari per il servizio di gestione dei rifiuti urbani ed assimilati per il 2015, le tariffe della tassa sui rifiuti TARI anno 2015; la modifica del regolamento per l’applicazione del Tributo sui servizi indivisibili (Tasi) per l’anno 2015; le aliquote Tasi per l’anno 2015. Approvati anche altri punti all’ordine del giorno: la conferma delle aliquote in vigore nel 2014 per l’addizionale comunale all’Irpef per il 2015; le modifiche per il 2015 del regolamento per l’applicazione dell’Imposta Municipale Propria (Imu) nel Comune di Foligno; le aliquote per il 2015 per l’Imposta Municipale Propria (Imu).
Lorella Trombettoni, consigliere comunale del Pd e uno dei tre “dissidenti” improvvisamente entrata a far parte dell’ala sinistra del partito, in una nota, ha spiegato le motivazioni della sua astensione sul voto di bilancio di previsione.
“In merito all’approvazione del documento di programmazione economica del relativo bilancio dell’Amministrazione Comunale – ha sottolineato – ho votato in modo difforme rispetto al resto del gruppo Pd in quanto insoddisfatta della risposta alla richiesta da me presentata il 30/6/2015 in prima commissione consiliare. Nei fatti la sottoscritta in seguito agli eventi a carico delle società partecipate del Comune rilevava che relativamente a Vus la sentenza di primo grado della Commissione tributaria provinciale del 14/12/2012 condannava la società alla restituzione delle accise riscosse e non versate (evento sismico del 1997). Ad oggi siamo in attesa della sentenza di II grado ricordando che il dovuto da restituire da parte del Comune di Foligno ammonta alla cifra di 717.991,00 euro come deliberato con atto del 26/11/2009 del Consiglio comunale inopportunamente come sopravvenienza attiva. Vero è che l’amministrazione ha avanzato ricorso alla sentenza ma a parere della sottoscritta in attesa di giudizio superiore l’amministrazione è obbligata alla ottemperanza della sentenza momentaneamente in vigore”.
A proposito delle altre partecipate, in particolare Fils e Mattatoio si registra, secondo la Trombettoni, “la permanenza di uno stato di grave sofferenza come citato e riportato nella delibera della Corte dei Conti nella camera di consiglio del 18/12/2014. Nel merito la sottoscritta soprattutto nell’interesse della tutela dell’Amministrazione comunale e di ogni derivata responsabilità civile, penale e patrimoniale dei singoli consiglieri, aveva richiesto al sindaco chiarimenti in materia vincolati imprescindibilmente da un parere preventivo dei revisori dei conti. Alla sottoscritta è invece pervenuta soltanto una risposta, firmata dal sindaco e dal presidente del Consiglio comunale che descrivono la materia con proprie soggettive valutazioni di carattere anamnestico ”.
La Trombettoni ha sottolineato che “se il resto dei consiglieri Pd ha dichiarato il voto favorevole all’approvazione del bilancio, la sottoscritta non è stata messa nelle condizioni oggettive di poter valutare e quindi esprimere il proprio giudizio su tale documento, visto il permanere di dubbi di rilevanza tecnica sulla costruzione dello stesso che, in questa fase, potevano essere sollevati soltanto da parere preventivo dei revisori dei conti, come avevo chiesto in qualità di consigliere di maggioranza e coordinatrice della prima commissione consiliare. Invece il sindaco ed il presidente del Consiglio comunale si sono assunti in proprio la responsabilità di non attivarlo. Per queste motivazioni mi sono astenuta dalla valutazione di bilancio”.