Foligno, in crisi il “Forno Nocera Umbra”, in cassa integrazione 15 lavoratori su 23
FOLIGNO – Il Forno Nocera Umbra, uno dei più noti panifici del territorio folignate con quasi quarant’anni di esperienza alle spalle, è in crisi ed è a rischio il futuro dei 23 dipendenti impegnati nei diversi punti vendita tra Umbria e Marche.
“Da tempo – spiega Dario Bruschi, responsabile della Fai Cisl Umbria – l’azienda ha ridotto i volumi produttivi, chiuso alcuni negozi e messo in cassa integrazione 15 dipendenti su 23. Nei giorni scorsi, abbiamo convocato un tavolo di confronto al quale ha partecipato anche Giovanni Patriarchi, assessore allo sviluppo economico del Comune di Foligno. Ieri sera, l’azienda ha presentato ai sindacati un nuovo piano di sviluppo basato sul progetto di filiera corta, dimostrando responsabilità e serietà e affermando di non voler licenziare nessuno. Nelle prossime settimane, convocheremo un altro incontro istituzionale, coinvolgendo anche la Regione Umbria, per verificare la fattibilità del progetto. Per il momento, sul fronte occupazionale, si va avanti con la cassa integrazione ordinaria a rotazione. Da parte nostra – conclude Bruschi – continueremo a monitorare la situazione e a lavorare insieme all’azienda per guardare con più fiducia al futuro della stessa, che rappresenta un’eccellenza nel settore della panificazione”.
Luca Barberini, consigliere regionale del Partito democratico, interviene sulla vicenda, evidenziando la necessità di “adoperarsi subito per salvaguardare un’impresa di qualità e il futuro dei 23 dipendenti”.
“Il Forno Nocera Umbra – sottolinea Barberini – rappresenta una realtà produttiva importante, soprattutto considerando che i suoi prodotti vengono realizzati con risorse tipiche del nostro territorio e commercializzati in tutta l’Umbria e anche nelle Marche. Una sua eventuale chiusura avrebbe effetti negativi anche su altri settori importanti per l’economia locale. Dobbiamo sostenere le aziende umbre che promuovono il settore agroalimentare, che è trainante per lo sviluppo della nostra regione”.