Foligno, dibattito sulle riforme, Bocci: “In Umbria serve coraggio di guardare avanti”

FOLIGNO – “In Umbria serve il coraggio di guardare avanti, dobbiamo avviare in fretta qualcosa che vada oltre l’ordinaria amministrazione e punti a una rinnovata programmazione che, in questo periodo di grandi riforme, metta la nostra regione al centro di una nuova dimensione e organizzazione istituzionale”.
Lo ha detto il sottosegretario al ministero dell’Interno, Gianpiero Bocci, aprendo, giovedì sera a Foligno, un ciclo di dibattiti pubblici organizzati dal Partito democratico locale per riflettere insieme ai cittadini sui cambiamenti in atto nel Paese.
“Dopo la riforma del Parlamento e delle Province – ha evidenziato Bocci – non possiamo restare fermi e non mettere mano all’assetto delle Regioni. Le scelte effettuate dal Governo e i cambiamenti in atto nella società impongono una metamorfosi generale, perché non possiamo affrontare le nuove sfide con gli stessi strumenti di trent’anni fa. Siamo in un momento segnato da più tipi di crisi: quella economica, che riguarda famiglie, imprese, lavoro, stato sociale; quella della istituzioni democratiche del Paese; quella relativa all’identità delle città, delle periferie, dei centri storici, dei territori. Quest’ultima è forse la più preoccupante, perché tira in ballo e mette a rischio la tenuta stessa del sistema. Siamo di fronte a uno spartiacque: o lavoriamo in fretta a una nuova idea di comunità o si arriverà a uno scontro violento tra persone e territori, con guai seri. È giunto il momento di mettere ordine, a cominciare dai livelli istituzionali: serve una nuova forma di regionalismo, simile a quella iniziale, in cui le regioni siano luoghi di legiferazione e di indirizzo, non luoghi di gestione come sono oggi. Servono regole e strumenti di programmazione chiari. Ormai il sistema non regge più: o semplifichiamo o salta tutto, perché le risorse non ci sono e tutto è cambiato. In questo contesto – ha concluso il sottosegretario – l’Umbria deve avere un ruolo da protagonista: o siamo noi a guidare il cambiamento o saremo costretti a subirlo”.

All’incontro – moderato da Alessandro Borscia – è intervenuto anche il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, affermando che “il cambiamento istituzionale che stiamo vivendo è necessario, ma dobbiamo ragionare con maggiore chiarezza sul progetto di Paese che abbiamo in mente e coinvolgere le nostre comunità in questo percorso. Un’Umbria come la nostra non è adeguata alle sfide che abbiamo sfide che abbiamo di fronte e siamo in un momento in cui integrazione e semplificazione possono farci compiere un passo in avanti: Umbria, Marche, bassa Toscana e alto Lazio è il territorio su cui dobbiamo lavorare”. Mismetti ha detto anche che “dobbiamo essere protagonisti delle riforme, senza aver timore di affrontare il cambiamento” e che “serve un grande confronto aperto, attraverso il quale dobbiamo maturare una nostra proposta come comunità e come Partito democratico”.

All’iniziativa hanno partecipato numerosi cittadini ed è intervenuto anche l’assessore comunale allo Sviluppo economico, Giovanni Patriarchi, evidenziando che “insieme alle riforme occorrono cambiamenti in grado di rendere più competitivi e più moderni il nostro Paese e le nostre città, nonostante le difficoltà imposte dalla crisi. In questo senso, i fondi europei rappresentano elemento strategico su cui basare lo sviluppo economico e sociale dei nostri territori. Grazie all’Agenda urbana a Foligno sono in arrivo 6,5 milioni di euro per realizzare una città più vivibile, efficiente, competitiva e vicina ai cittadini”.

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