Foligno, Festa Scienza e Filosofia: attesa per don Luigi Ciotti
FOLIGNO – Trentacinque è il numero dei relatori che domenica 30 aprile intervengono alla quarta ed ultima giornata di “Festa di Scienza e Filsofia – Virtute e Canoscenza” di Foligno. Il viaggio intrapreso in questo 2017 nel mondo dell’innovazione si sta infatti per concludere, non prima però del rush finale, segnato ancora una volta da importanti personalità del panorama scientifico e filosofico nazionale ed internazionale.
Conclusa la terza serata, in compagnia della senatrice a vita Elena Cattaneo, ospite all’Auditorium San Domenico con John Harris e Andrea Grignolio – subentrato a Gilberto Corbellini, assente per motivi personali -, la giornata di domenica si è aperta con il neuroscienziato Giorgio Vallortigara, il fisico spagnolo Alvaro De Rujula, il presidente dell’Istituto nazionale di fisica nucleare, Fernando Ferroni, e il giornalista scientifico Pietro Greco. Festa di Scienza e Filosofia proseguirà, poi, nel pomeriggio con tante altre conferenze. In calendario il professor Alfio Quarteroni, il fisico Eugenio Coccia e poi giovani ricercatori umbri e non, come Silvia Paolucci, Giada Pizzoni, Gabriele Bellani, Simone Pompei e Valentina Poggioni.
Ma l’attesa per è tutta per l’arrivo in città di don Luigi Ciotti. Ospite del Laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno, lo scorso autunno durante una visita privata, il fondatore di Libera parlerà al pubblico di Festa di Scienza e Filosofia domani pomeriggio, alle 18.30, all’Auditorium San Domenico. Titolo della conferenza sarà “Futuro significa inclusione, lavoro e giustizia sociale”. Quello di Don Luigi Ciotti sarà il penultimo incontro della giornata, che si chiuderà infine con l’incontro delle 21 tenuto dal sociologo Domenico De Masi, che sempre dal palco dell’Auditorium San Domenico parlerà di “Crescita e decrescita nel XXI secolo”. Sarà con lui che Festa di Scienza e Filosofia si congederà dal pubblico di appassionati e curiosi, per dare appuntamento al 2018 con l’ottava edizione di una manifestazione che – come auspicato anche dalle istituzioni nel corso della cerimonia di apertura – deve diventare sempre di più una Festa di tutta l’Umbria.