Foligno, i sindacati incontrano l’amministrazione sui vigili urbani: “Passi avanti”
FOLIGNO – Faccia a faccia franco tra i rappresentanti sindacali dei vigili, il sindaco Nando Mismetti, l’assessore alle relazioni con la Polizia municipale Silvia Stancati e il comandante Piera Ottaviani. Mismetti si presenta con degli assi nella manica e mette sul tavolo delle proposte. In primo luogo comunica che l’organico dei vigili sarà integrato con un comando temporaneo di due operatori della Polizia provinciale. Confermati poi investimenti non inferiori a quelli del 2012, prevedendo un’integrazione una tantum per il solo 2015 per recuperare parte delle risorse perse nel 2014.
Non è stata però accettata la richiesta di sottoscrivere un’intesa politica con le organizzazioni sindacali, relativa non solo agli aspetti economici, per individuare un percorso volto a risolvere le problematiche più volte evidenziate. L’amministrazione ha però comunicato la propria disponibilità ad assumere autonomamente nei prossimi mesi una serie di atti che vengano incontro alle richieste avanzate dai lavoratori. E’ stato proposto che il Comandante sottoscriva direttamente un protocollo sulla modalità di ripartizione degli incentivi. Il Comandante si è reso disponibile a firmarlo, anziché con i sindacati che hanno attivato la vertenza, direttamente con tutti i lavoratori. “Pur sopresi – dicono Uil Flp, Csa e Sulpl – abbiamo visto tale ipotesi come un passo in avanti ancorché non risolutivo sui temi. Per tale motivo, in accordo con i lavoratori, si è scelto di sospendere le iniziative, in attesa della definizione di tale protocollo. A tal fine l’incontro è fissato per lunedì prossimo”.
In vista di questa scadenza i rappresentanti sindacali mettono dei punti fermi sul loro punto di vista nella vertenza. “I vigili – dicono i sindacati – non pongono alla base della vertenza un problema di buoni pasto (come si è voluto far credere all’inizio della vertenza) né un problema squisitamente economico ma
hanno un organico ridotto alla metà di quello previsto dalla legge regionale, con un’età media elevata e sempre più lavoratori non idonei al servizio operativo per questioni di salute. Per capire che la situazione è grave – continuano – basti pensare che non è nemmeno consentito ai vigili chiedere di partecipare alla mobilità interne all’ente per posti amministrativi, togliendosi la divisa e rinunciando alle (del tutto inadeguate) indennità. I vigili poi subiscono problemi organizzativi che mettono a rischio la sicurezza, demotivano o espongono a critiche gli operatori; solo per fare un esempio, non hanno protocolli per la gestione dei trattamenti sanitari obbligatori (a Foligno tutti i TSO vengono garantiti dai vigili), nonostante si è visto nelle ultime settimane a quali gravi conseguenze si può arrivare; perché i vigili non fanno solo le multe ma svolgono numerose attività spesso non conosciute da molti cittadini”.
“I vigili – ribadiscono i sindacati – non hanno la garanzia nero su bianco che le retribuzioni siano collegate al reale contributo al miglioramento dei servizi, con particolare riguardo a quelli di pronto intervento, serali e notturni. In passato infatti parte del salario accessorio che spetta ai vigili veniva collegato nero su bianco al potenziamento dei servizi di pronto intervento nonché a quelli notturni e festivi: i vigili chiedono che si torni a tale sistema. Ciò che ha colpito profondamente i vigili è stato subire nel 2014 un taglio rilevante del salario accessorio, utilizzato non per recuperare risorse per dare maggiori servizi ai cittadini ma per spostarle a favore di lavoratori di altri settori (la quasi totalità dei quali, ad un’assemblea generale convocata dal sindacato, avevano invece ritenuto giusto che rimanessero ai vigili, per la particolarità delle attività svolte e per il fatto che nel 2002 i vigili avevano lottato per ottenerle, anche all’epoca scioperando): questo ha generato un inaccettabile attrito tra colleghi dello stesso ente”.