Foligno, maggioranza di nuovo in crisi: salta il Consiglio comunale
FOLIGNO – Maggioranza di centrosinistra di nuovo in crisi a Foligno, dove martedì è saltato il Consiglio comunale per mancanza del numero legale. Viste le assenze di tre consiglieri comunali che sostengono la giunta guidata da Nando Mismetti (Paolo Gubbini e Michela Matarazzi del Pd ed Enrico Tortolini di Foligno Soprattutto) gli esponenti di opposizione hanno sfilato il loro badge facendo saltare i lavori. Un’assenza pesante, secondo alcuni imputabile alle acque ancora agitate all’interno della maggioranza. Una crisi che non sembra placarsi, nemmeno dopo il rimpasto di giunta effettuato dal sindaco che ha sostituito Silvia Stancati (Pd) con Cristina Grassilli (Movimento per Foligno), né dopo l’uscita di scena di socialista Emiliano Belmonte che da diverse settimana ha abbandonato la carica di assessore senza essere sostituito. Anzi sarebbe proprio questo posto libero in giunta a scatenare nuove ambizioni e quindi tensioni. Nervi tesi anche per effetto delle primarie a livello nazionale del Partito democratico, che a Foligno ha visto i renziani “asfaltare” e gli orlandiani, guidati da proprio dal sindaco Mismetti, che ora reclamano di più. Insomma una situazione sempre più complessa, che l’opposizione definisce “permanente”, tanto da chiedere le dimissioni di Mismetti per andare di nuovo alle urne.
In particolare, è Sinistra Italiana a chiederlo, con Elisabetta Piccolotti ed Elio Graziosi (uscito dal Pd, poi nel gruppo misto e ora in Si) che parlano di una maggioranza “concentrata esclusivamente sulle questioni di potere interne, sulla composizione della giunta e sull’equilibrio di un partito praticamente balcanizzato. È uno scenario desolante, sopratutto se si considera che i problemi di Foligno continuano a essere irrisolti, che per le aziende partecipate non c’è nessuna prospettiva e nessun vero progetto, che la vicenda della Fils è stata un totale fallimento sulla pelle dei cittadini e dei lavoratori, e che in moltissimi altri settori di intervento tutto è fermo”. Piccolotti e Graziosi chiedono quindi “che il suo mandato non prosegua oltre, la parola va data ai cittadini che sapranno sciogliere i nodi con quel senso di responsabilità che sta mancando al sindaco e al Pd”.