Foligno, maggioranza in frantumi, salta di nuovo il Consiglio
FOLIGNO – Maggioranza di centrosinistra ancora in frantumi a Foligno, dove il Consiglio comunale è saltato due volte in due settimane, imponendo il rinvio di pratiche importanti come l’approvazione del bilancio consolidato e la revisione straordinaria delle società partecipate dopo la riforma Madia. Atti che, per legge, tutti le assemblee comunali devono approvare entro il 30 settembre. La seduta in programma giovedì pomeriggio, saltata lo scorso 15 settembre per mancanza del numero legale, è andata deserta. L’assenza di cinque consiglieri di maggioranza ha costretto il presidente del Consiglio comunale, Alessandro Borscia, a rinviare di nuovo i lavori. All’appello mancavano Moreno Finamonti (Pd), Lorenzo Schiarea (Mpd), Roberto Ciancaleoni (Socialisti), Lorella Trombettoni (Gruppo misto) ed Elio Grazioni (Sinistra italiana). Tutti consiglieri di maggioranza, a parte gli ultimi due, fuoriusciti dal Pd e a volte stampella dell’amministrazione di centrosinistra.
Una situazione sempre più difficile, che tiene la città col fiato sospeso da mesi, tanto che il sindaco Mismetti ha così commentato: “E’ noto che la maggioranza abbia numeri limitati per la decisione di alcuni consiglieri che, nel tempo, hanno fatto altre scelte. Certo, non è un bel segnale per la città. Ci aggiorneremo alla settimana prossima perché ci sono urgenti provvedimenti da adottare”.
Scatenate le opposizioni: “Due consigli comunali, due conferenze dei capigruppo, una seduta della I° commissione, tutte riunioni andate deserte per mancanza del numero legale – hanno affermato in una nota i rappresentanti di Amoni Sindaco, Forza Italia, Impegno Civile, Gruppo Misto, Movimento 5 Stelle e Sinistra Italiana – il consiglio comunale di giovedì avrebbe dovuto deliberare su questioni che per legge devono essere approvate entro e non oltre il 30 settembre. Invece la coalizione di governo non è grado di assicurare alla città neppure l’ordinaria amministrazione”.
Quindi l’attacco: “la giunta e la pseudo maggioranza, sono corresponsabili del grave immobilismo che crea gravi danni a Foligno, facendo perdere risorse e credibilità. Delle due l’una: o il sindaco con un atto di responsabilità verso i propri cittadini rassegna le dimissioni oppure i consiglieri di centro sinistra abbiano il coraggio di staccare la spina ad un esecutivo inesistente”.
Impossibile sapere come Mismetti tenterà, per l’ennesima volta in questo secondo mandato, di uscire dall’impasse. Anche perché sono tante ancora le questioni in sospeso, a cominciare dalla nomina di un assessore socialista, mai più avvenuta dopo le dimissioni di Belmonte. Passando per quella della Grassili chiamata al posto della Stancati (Pd) come Movimento per Foligno per recuperare Schiarea, che evidentemente però soffre ancora di “mal di pancia”.