Foligno, Orti Orfini nel degrado, nel cuore della città un parco abbandonato
FOLIGNO – Un parco nel cuore della città abbandonato a se stesso, fra incuria e degrado. Ecco cosa sono diventati gli Orti Orfini, angolo verde a pochi passi dal centro storico di Foligno, un tempo punto di aggregazione per giovani e famiglie, oggi spazio pubblico inutilizzato.
La struttura – diversi ettari di verde , con panchine, giochi per bimbi, un bar e un ristorante – dopo varie gestioni, è stata affidata alla cooperativa sociale di tipo B Filottete, del gruppo Dinamica centro servizi. Se per un periodo le cose sono andate bene, negli ultimi mesi c’è stato un progressivo abbandono. Zero eventi, erba incolta, rifiuti abbandonati, atti vandalici e persino siringhe sporche.
E così il parco (nella foto) è diventato sempre meno frequentato da famiglie, bambini e ragazzi, per lasciare spazio a teppisti, delinquenti e vagabondi o risultare completamente vuoto e desolato, seppure sia piena estate. A denunciarlo sono alcuni residenti della zona, rammaricati e arrabbiati per la situazione in cui si trova la struttura, pronti a promuovere una raccolta firma per salvare quest’angolo verde della città.
“È un vero peccato – riferisce un anziano che abita a pochi passi dagli Orti Orfini e che ogni tanto va a prendere un po’ d’ombra sulle panchine al parco – perché è un’area molto bella, che andrebbe valorizzata. Sinceramente non capisco nemmeno se dipende dal Comune o da chi la gestisce. Di sicuro, c’è anche un problema di sicurezza, io infatti ci vado solo di mattina. Sarebbe un bel posto anche per i giovani, ma non c’è nessuna attrazione, nessun evento”.
Sulla stessa linea una mamma con due bambini, che vive in zona che, insieme ad altri residenti, sta organizzando una raccolta firme per salvare la struttura da abbandono e degrado.
Poi ci sono i gestori, che starebbero pensando di restituire le chiavi del posto al Comune, come ha fatto qualche mese fa l’associazione che gestiva il parco fluviale Hoffmann, altro spazio verde di grande importanza al momento senza prospettive certe. Un vero peccato per quello che è stato ribattezzato “Caffè Letterario Orfini”, che a mezzogiorno dell’8 agosto, con 36 gradi all’ombra, si presentava desolato, con bar e ristorante chiusi. Solo la fontanella pista all’ingresso risulta ancora viva.