Foligno, Primarie Pd, Bocci e Barberini spingono Renzi: “È l’unico che può rilanciare il partito”
FOLIGNO – In un momento storico, politico e sociale difficile, Matteo Renzi è l’unico in grado di rilanciare le sorti del Partito democratico e di permetterne l’affermazione alle prossime elezioni. Ne è convinto Gianpiero Bocci, sottosegretario al ministero dell’Interno, che lunedì a Foligno ha lanciato la volata all’ex premier per le primarie del Pd, in programma il 30 aprile. Con lui anche Luca Barberini, assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, in una sala gremita per un incontro pubblico a sostegno della mozione Renzi.
“In Europa – ha detto Bocci – è in atto una grande trasformazione sociale, politica e culturale che sta portando alla frantumazione dell’opinione pubblica e alla messa in discussione delle tradizionali famiglie politiche europee, che rischiano di essere travolte dal populismo. Avevamo fondato il Pd perché convinti della necessità di avere un partito forte, inclusivo, in grado di dare cittadinanza a tante culture e di assicurare al Paese una guida all’altezza delle nuove sfide. Gli ultima fatti e la scissione del partito hanno messo in discussione il principio dell’inclusione, l’appuntamento del 30 aprile diventa quindi essenziale per rilanciare il Pd e fare in modo che si riappropri di una credibilità forte per poter guidare l’Italia”.
“Renzi – ha continuato il sottosegretario – è l’unica possibilità che il partito ha per poter affrontare, tra qualche mese, una campagna elettorale complicata. E un Pd forte è l’unica speranza per il Paese di avere una maggioranza di governo stabile e adeguata”. Bocci si è anche detto “addolorato” per la scissione del Partito democratico e ha invitato tutti a partecipare alla primarie, votando Matteo Renzi, “per costruire un grande Pd, con leader forte, credibile e all’altezza”.
Sulla stessa linea Barberini, che ha sottolineato come “l’Italia, dieci anni fa, sia stato il primo Paese in Europa ad avere un partito forte, dialogante, inclusivo, capace di parlare a tutti e di rappresentare le esigenze di tutti: un partito chiamato Pd, che oggi va rilanciato senza essere più ancorati a ciò che eravamo ma guardando a ciò che vogliamo essere”.
L’assessore ha anche evidenziato che “dobbiamo rendere il Pd più attento ai problemi della gente e meno ancorato a quelli interni, rilanciando i valori fondanti il partito per dare risposte efficaci a una società diversa: Macron in Francia ha ottenuto un quarto dei consensi senza essere né di destra né di sinistra, senza avere un partito alle spalle, ma semplicemente parlando al cuore della gente e ai loro problemi”. Da qui l’appello a “sostenere Matteo Renzi alle primarie, iniziando un nuovo percorso che renda il Pd protagonista in Italia e nei territori”.
Diversi gli interventi durante il dibattito, moderato da Andrea Shoen, tra cui quello particolarmente toccante di Manlio Marini, ex sindaco di Foligno, memoria storica della città e attuale esponente dell’Anpi , che ha detto: “Voglio morire in un Pd che rappresenti la povera gente, in un partito che sappia realizzare la giustizia sociale, che sappia cavalcare il necessario cambiamento: per questo voterò Renzi”.