Foligno, servono 130mila euro per restaurare Oratorio del Crocifisso e chiesa S. Caterina

FOLIGNO – A Foligno sono stati individuati – da parte del Comune – alcuni beni ed opere da preservare e restaurare grazie al contributo dei privati. Le opere verso cui indirizzare le erogazioni liberali, sono visibili sul sito web istituzionale dell’Ente – Oratorio del Crocifisso e chiesa di Santa Caterina – dove alcune schede tecniche riportano una breve descrizione di carattere storico/artistico dell’opera con indicata la modalità di versamento.
Si tratta in particolare del restauro di due cantorie e dell’organo situato all’interno dell’Oratorio del Crocifisso (30mila euro), una cantoria lignea nella chiesa di Santa Caterina (30mila euro) oltre al restauro degli affreschi del coro e degli apparati decorativi nell’aula principale della stessa chiesa di Santa Caterina (70mila euro). “Si tratta di un’iniziativa del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali – ha ricordato Rita Barbetti, vicesindaco con delega alla cultura – che ha introdotto un sistema che permette a tutti di mettere in campo delle azioni di mecenatismo culturale a fronte di importanti sgravi fiscali.
Si tratta del cosiddetto Art Bonus, un credito d’imposta per le erogazione liberali in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo, finalizzato alla salvaguardia del patrimonio artistico e al rilancio di cultura e turismo. Chi effettua erogazioni liberali in denaro a favore del patrimonio culturale, come previsto dalla legge, potrà godere di importanti benefici fiscali sotto forma di credito di imposta, da ripartire in 3 quote annuali di pari importo”.
La Barbetti ha sottolineato inoltre che “potranno essere indicate altre opere da parte dei singoli cittadini che non fanno parte dell’elenco. Va sottolineato che l’Art Bonus consente quindi di sostenere l’arte e la cultura della propria città in cambio di vantaggi fiscali per il donatore. Le erogazioni liberali possono essere elargite esclusivamente in favore del patrimonio di proprietà pubblica e per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici. Sono quindi esclusi dall’art bonus e dal credito di imposta agevolato le erogazioni liberali effettuate in favore di un bene culturale, se questo è di proprietà privata anche senza fini di lucro”.

 

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