Fondazione staminali Terni: Alessandro Sanguinetti nuovo presidente
TERNI – E’ Alessandro Sanguinetti il nuovo presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione Cellule staminali di Terni.Sanguinetti è attualmente responsabile dell’Unità senologica dell’Ospedale Santa Maria di Terni. Sanguinetti succede al professor Enrico Garaci, dell’Istituto Superiore di Sanità.
“Ringrazio tutti i consiglieri – ha detto Sanguinetti – che mi hanno espresso la loro fiducia, votandomi. A loro, e soprattutto al prof Garaci, al quale esprimo profonda gratitudine per il lavoro svolto in questi 10 anni, chiedo di starmi vicino con il sostegno, le proposte e i consigli che non vorranno farmi mancare. Sono però già in grado di indicare quattro linee essenziali che segneranno i prossimi impegni della Fondazione”.
Priorità assoluta quella relativa alla”seconda fase della sperimentazione che prevede il trattamento con cellule staminali neurali umane di pazienti affetti da Sla. Il progetto scientifico, il numero e i criteri di inclusione dei pazienti, le modalità di trapianto e la tipologia di cellule dovranno essere approvati dall’Aifa ed in seguito dai Comitati Etici. Acquisiti i pareri positivi di tutti gli organi preposti, sarà possibile dare l’avvio alla sperimentazione e al reclutamento dei pazienti. La sperimentazione multicentrica internazionale vede il coinvolgimento di centri di in Italia ed in Svizzera ed ha come coordinatore il nuovo centro di medicina rigenerativa dell’Irccs ‘Casa sollievo della sofferenza’ di San Giovanni Rotondo, con la produzione delle linee cellulari occorrenti nella Cell factory situata nell’Azienda ospedaliera di Terni e con i trapianti delle cellule staminali neurali effettuati dall’equipe neurochirurgica della stessa Azienda”.
Secondo pilastro per Sanguinetti “è quello della sclerosi multipla ‘Fase 1’: la sperimentazione prevede il trattamento di pazienti affetti da sclerosi multipla secondaria progressiva con cellule staminali neurali umane. Lo studio multicentrico ed internazionale sarà coordinato dalla ‘Casa sollievo della sofferenza’ ed avrà una durata complessiva di circa tre anni. Il progetto scientifico, il numero e i criteri di inclusione dei pazienti, le modalità di trapianto e la tipologia di cellule dovranno essere approvati dall’Aifa ed in seguito dai Comitati Etici. Acquisiti i pareri positivi di tutti gli organi preposti, sarà possibile dare l’avvio alla sperimentazione e al reclutamento dei pazienti. Anche in questo caso la produzione di cellule staminali neurali e la loro conservazione avverrà presso la Cell factory di Terni”.
Il dottor Sanguinetti vede di buon occhio la collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia: “Durante gli ultimi anni la capacità di ricerca e sviluppo della Regione Umbria nel settore scienze della vita si è trasformata radicalmente con la creazione del Centro delle Cellule Staminali di Terni e del Centro di Genomica dell’Ateneo di Perugia. L’esistenza di queste due strutture pone di fatto la Regione Umbria all’avanguardia dell’innovazione scientifica e tecnologica a livello Nazionale e Internazionale nel campo della terapia rigenerativa. Sebbene i due Centri siano nati da iniziative autonome ed operino in settori distinti vi sono delle aree di interesse comune che permettono di attivare sinergie e collaborazioni che possono generare un ulteriore valore aggiunto in termini di competenze scientifiche, capacità operativa e competitività. Il Centro di Genomica ed in particolare il laboratorio di Diagnosi Molecolare fornirà al centro delle Cellule Staminali di Terni la struttura logistica e le competenze scientifiche per sequenziare e tipizzare in modo tempestivo l’intero genoma sia dei singoli pazienti sia quello delle cellule staminali”.
Altro punto fondamentale riguarda la creazione di laboratori controllo di qualità: “La creazione di un laboratorio microbiologico potrebbe pertanto permettere l’eventuale fornitura di prestazioni analitiche ad altri reparti del Santa Maria con conseguente ottimizzazione di costi per la Cell factory e per l’azienda ospedaliera; potrebbero inoltre diventare tra i pochi laboratori con autorizzazione Aifa a poter fornire test analitici a quelle aziende Farmaceutiche operanti, ad esempio, nel Centro-Sud d’Italia sia in campo medico che veterinario”.