Fondi dal Qatar per la moschea di Umbertide, la politica chiede lo stop ai lavori
UMBERTIDE – Reazioni in Umbria al servizio della trasmissione ‘Dalla parte vostra’, ieri sera su Retequattro, secondo il quale il progetto di costruzione di una moschea islamica a Umbertide, una ventina di chilometri da Perugia, sarebbe finanziato dal Qatar, lo stato del Golfo isolato negli ultimi giorni dai paesi confinanti perchè accusato di legami con il terrorismo.
A chiedere lo stop dell’iter di realizzazione della moschea sono oggi esponenti del Pd umbro e della Lega Nord.
Il consigliere regionale Marco Vinicio Guasticchi, del Pd, chiede “chi sono i membri di questa fantomatica associazione che finanzia la costruzione e la futura gestione di questa moschea”, e sollecita la procura della Repubblica di Perugia a “verificare eventuali connivenze con il mondo del terrorismo internazionale”. Secondo Guasticchi, “ignavia e passività istituzionale stanno creando condizioni di grande tensione sociale che, se non affrontate prontamente, potrebbero aprire una profonda crepa tra comunità cristiana e comunità islamica”.
Il consigliere regionale della Lega Nord Valerio Mancini annuncia un esposto per “stoppare immediatamente i lavori della moschea di Umbertide”. Richiesta che lo stesso esponente del Carroccio aveva avanzato una decina di mesi fa. “E’ ora di aprire gli occhi – conclude Mancini – e reagire di fronte a questo cieco perbenismo che mette in pericolo il nostro futuro e quello dei nostri figli”.
I fondi per la realizzazione del centro culturale islamico di Umbertide “provengono tutti dalla popolazione locale e non dal Qatar”. Lo ha assicurato l’imam locale al sindaco Marco Locchi, Pd, che lo ha contattato dopo il servizio della trasmissione ‘Dalla parte vostra’, ieri sera su Retequattro, secondo il quale il progetto sarebbe finanziato dallo stato del Golfo. “L’imam mi assicurato di avere tutte le ricevute. Gli ho comunque inviato una lettera formale chiedendo che mi forniscano una documentazione puntuale e dettagliata. Sono ora in attesa di vedere le carte” ha detto Locchi all’ANSA. “Ho infatti sempre sollecitato – ha aggiunto – la massima trasparenza sulle fonti di finanziamento”.
Il centro culturale islamico è in costruzione su terreni che la comunità locale nel 2011 ha acquistato dal Comune. Al piano terra occupa una superficie coperta di circa 500 metri quadri e non è ancora attivo.
“Nel gennaio scorso – ha detto ancora il sindaco di Umbertide – avevo scritto ai vertici delle istituzioni nazionali e regionali perché si facesse la massima attenzione sulla provenienza dei fondi, sull’uso dell’arabo nei sermoni e sulle dimensioni della struttura”.