Giornata della Memoria, il sindaco Romizi: “Perugia attenta all’antisemitismo”
PERUGIA – “Perugia è attenta ad ogni rigurgito di antisemitismo, che è poi il modo migliore di celebrare nei fatti la Giornata della Memoria”: a sottolinearlo il sindaco Andrea Romizi. “Soprattutto oggi – aggiunge – ci sentiamo vicini alla comunità ebraica perugina, parte importante della nostra città”.
Romizi scrive che “la Shoah è stata una tragedia immane nel cuore dell’Europa”. “Allora – aggiunge – si è consumato il dramma di un intero continente che fu attraversato da una follia indicibile, e di un popolo che ne fu vittima. Una follia che però abbiamo il dovere di ricordare, non soltanto per rispetto delle vittime, ma anche per salvaguardare il nostro futuro”.
“Il razzismo, nel cui campionario l’antisemitismo è da sempre un carattere geneticamente dominante – sostiene ancora Romizi -, non è un male sconfitto per sempre. Non appartiene ad un passato remoto. Non è finito il giorno in cui si aprirono i cancelli di Auschwitz, il cui anniversario ha dato origine alla Giornata della memoria. L’antisemitismo riemerge continuamente in forme a volte nuove, a volte penosamente note e riciclate. L’attentato di Parigi al supermercato kosher non è che l’ultimo episodio di una lunga lista. La Giornata della Memoria deve perciò essere non una rituale testimonianza, ma l’occasione – conclude il sindaco – per una riflessione sulla storia e nello stesso tempo per la produzione di anticorpi, da parte della nostra società, contro il razzismo”.