Gualdo Tadino, il grido d’allarme della Lega per il lavoro per la fascia appenninica

GUALDO TADINO – Grido d’allarme per la fascia appenninica dalla Lega per il Lavoro. Se ne fa carico Luciano Recchioni, che tira in una nota tutte le sue preoccupazioni. “In questi ultimi mesi abbiamo atteso con speranza l’evolversi di alcune importanti azioni che avrebbero potuto dare finalmente una svolta al lavoro sulla FASCIA APPENNINICA ma ancora una volta dobbiamo registrare che l’unica  fase che cresce, è quella  della  perdita di posti di lavoro e lo stallo di più che probabili investimenti da parte di alcune aziende e imprenditori”.

“Siamo veramente al paradosso – dice –  e a questo punto non vorremmo che ci sia un disegno ben congeniato per bloccare lo sviluppo e la crescita occupazionale sulla DORSALE APPENNINICA  UMBRA. Questo purtroppo è il pensiero che passa nella testa della LEGA PER IL LAVORO DELLA FASCIA APPENNINICA UMBRA,  la vertenza A. MERLONI che ormai da oltre un decennio si trascina, tra settembre – ottobre 2017  vedrà la fine. dopo aver appunto perso tempo ma soprattutto tanti denari per i vari ammortizzatori sociali concessi in questi anni, grida rabbia e ci lascia stupiti  quando il vice MINISTRO T. BELLANOVA afferma che:  BANCHE e J.P. INDUSTRIES devono smettere di “giocare” invitandoli a fare ognuno la sua parte. Vorremmo ricordare al vice MINISTRO che sono anni che il territorio attende una risposta sensata da entrambi  e  che tre commissari governativi sono ancora li e possono dare un contributo non indifferente, affinchè il piano industriale diventi credibile e le banche concedano finalmente  l’accesso al credito e un muto come richiesto dalla proprietà”.

“Altra questione delicata è la vicenda ROCCHETTA, vedere e sentire le istituzioni nei vari livelli, chiedere e cercare investitori da  tutto il mondo , mentre una società che ormai da anni vive e partecipa alla vita quotidiana dei cittadini, che mette sul piatto un investimento da 30 milioni di euro,  che a sue spese è pronta a sostenere un progetto del comune di circa 3 milioni di euro  per la messa in sicurezza e il ripristino di uno dei luoghi più antichi e suggestivi di GUALDO TADINO, è al quanto imbarazzante.  A tal proposito hanno preso posizioni a sostegno dell’investimento la maggior parte delle associazioni compreso il wwf, che sicuramente in termini ambientali non è seconda a nessuna anzi, vedere un gruppo di persone costituite in ente COMUNANZA bloccare il tutto attraverso ricorsi legali presso il TAR,  è veramente avvilente e come lega per il lavoro ci auguriamo che tutto  questo ostracismo alla fine tutto questo non sia solo speculazione economica.

La lega per il lavoro non ha più voce per gridare che senza lavoro le società sono destinate a morire e fare i giochi sulla pelle dei  lavoratori non è ammissibile. Abbiamo notizie anche di progetti ambiziosi che possono legare tranquillamente con ambiente e territorio ma hanno bisogno di supporti  e volontà politica in particolar modo quella regionale. Facciamo quindi un ulteriore appello, questo territorio ha bisogno di sostegno e supporto a  quelle poche cose che sono messe in campo, non devono essere scartate a priori, aggiungere nuove foto  ed esperienze al museo dell’immigrazione di GUALDO TADINO , non ne sentiamo di certo la necessità”.

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