Gualdo Tadino in festa per il Patrono. Il vescovo Sorrentino: “Beato Angelo da imitare” [FOTO]
GUALDO TADINO – “Il Beato Angelo non va solo venerato ma anche imitato”. È il messaggio del vescovo Sorrentino dalla cattedrale a racchiudere il senso e l’attaccamento di Gualdo al proprio Patrono, onorato in una giornata densa di appuntamenti. Giornata iniziata al Teatro Talia con la consegna del Premio Beato Angelo. Ospiti il sottosegretario Gianpiero Bocci, il parlamentare Walter Verini, la presidente dell’Assemblea legislativa Donatella Porzi, il consigliere regionale Andrea Smacchi e il prefetto Raffaele Cannizzaro.
A Luciano Meccoli e alla memoria di Gabriele Luzi sono andati i due riconoscimenti assegnati. Meccoli milita in 12 associazioni ed è un cittadino gualdese dal 1993, quando illustrò all’allora vicesindaco Rolando Pinacoli la sua vitalità e la sua voglia di fare. Luciano Meccoli è la personalità alla quale quest’anno è andato il Premio Beato Angelo, il riconoscimento assegnato a chi rappresenta Gualdo e la gualdesità al meglio. Gabriele Luzi era un giovane impegnato impegnato nel sociale e nel volontariato, strappato troppo presto alla vita da una malattia incurabile.
“Vogliamo vivere questa giornata ricordando i tanti terremotati che soffrono ma anche le persone che arrivano attraverso il mare in Italia”, così il sindaco Massimiliano Presciutti ha aperto la cerimonia: “Ieri abbiamo visitato la casa di riposo – ha proseguito – un gesto che vuole restituire l’idea di comunità che vuole stare insieme”. Plauso all’iniziativa dal prefetto Raffaele Cannizzaro: “Non è così diffuso che una comunità renda merito ai cittadini, una prassi che andrebbe molto più diffusa sul territorio; ci sono infatti dei luoghi dove questo non è scontato. Ringrazio anche Gualdo per la grande generosità che dimostra, ospitando 63 cittadini richiedenti asilo”.
Importante anche il saluto del sottosegretario Gianpiero Bocci. “Giornate come queste contribuiscono a rendere viva la nostra comunità regionale. Ieri san Ponziano, oggi Beato Angelo. Tra pochi giorni San Feliciano, San Costanzo, San Valentino. Un lungo percorso dove tante figure rappresentato i punti di riferimento delle nostre città e dei nostri borghi. Spesso siamo comunità piccole e litigiose ma le giornate del Patrono le comunità lasciamo il posto e l’appartenenza alla comunità, ritrovando il proprio denominatore comune”. Per il sottosegretario Bocci l’auspicio è che, “anche attraverso percorsi lenti, possa emergere il senso di comunità che prenda il posto di litigi perché le grandi conquiste avvengono quando c’è coesione”. “Giornate come queste aprono le porte del bene – ha detto invece il vescovo Domenico Sorrentino – perché fa più tendenza il male che il bene. Bisogna affrontare quindi la realtà con un equilibrio informativo. Siamo i primi ad essere chiamati ad una rivoluzione culturale: dobbiamo scegliere di volere il bene, se lo scegliamo pagherà anche quello”.
Quindi le premiazioni. Prima i riconoscimenti ai donatori di sangue che hanno superato le 100 donazioni: Sandro Passeri, Pietro Tozzi, Paolo Mariani, Luciano Campioni. Quindi la consegna dei premi. A ritirare quello di Gabriele la mamma e il papà. “Lui amava aiutare gli altri, lo rendeva felice”, ha detto la signora. Poi Meccoli, un “giovane ragazzo vitale e con voglia di guardare avanti”, ha detto il sindaco Presciutti. “Ho deciso di mettere a disposizione della comunità il mio tempo libero”, ha detto il presidente della Pro Tadino.