Gualdo Tadino, Presciutti riempie il Don Bosco e lancia la sua corsa: “Insieme per la città”
GUALDO TADINO – Una grande comunità, un teatro Don Bosco stracolmo per l’avvio della campagna elettorale di Massimiliano Presciutti, sindaco in carica che ha sciolto le riserve e ha dato il via libera alla corsa per il secondo mandato. Una corsa che sarà più inclusiva, con nuovi protagonisti, ma che vuole andare a proseguire il grande lavoro già svolto. In sala, la notizia politica più rilevante, anche Sandra Monacelli, che ha deciso di sostenere proprio Presciutti. Presenti anche il consigliere regionale Andrea Smacchi, il vicesegretario regionale del Pd Cristian Betti, il vicepresidente della Provincia di Perugia Roberto Bertini, il segretario provinciale della Cgil Filippo Ciavaglia, l’ex senatrice Valeria Cardinali.
Presciutti ha voluto far sfilare sul palco del Teatro una rappresentanza di tutta la società gualdese in un format nuovo e fresco. Da Massimo Mariucci, a parlare di Unitalsi, a Daniele Comodi e Angela Calamita, per passare ad Elisa Allegrucci e Cristian Mattioli per concludere con Leonardo Minelli e Adriana Bartoccioni. Da tutti lo stesso filo conduttore: “Massimiliano ha messo passione e cuore nel suo mandato, ha il diritto di continuare. Ha ridato fiducia alle persone”.
E così il momento di Presciutti, che ha sciolto le riserve, iniziando dal ringraziare Ermanno Rosi, assessore arrivato con lui in Giunta ma “vittima di una aggressione politica”. “Oggi c’è la ferma volontà di costruire una casa più forte e aperta. Sono contento di aver notato una grande voglia di stare insieme, una voglia di comunità contro l’arroganza”. Quindi l’aneddoto: “L’ultima parola è stata di mia figlia, ha deciso lei”.
Punti fermi e parole d’ordine di Presciutti saranno comunità e bellezza, ma non risparmia qualche bordata sul fronte degli investimenti Rocchetta. “Per creare lavoro bisogna lasciare investire – dice – non è possibile reclamare lavoro e poi, al primo imprenditore che vuole investire, lo si prende a calci in bocca”.
Il sindaco parla di sviluppo sostenibile, ma anche del grande lavoro fatto per difendere le imprese del territorio, come Tagina. “Ho pianto quando ho saputo del positivo esito della vendita. C’è ancora tanto da fare, li possiamo a ricominciare qualcosa di importante”. Poi passa ai numeri: 4 milioni di euro di manutenzioni, ricapitalizzazione di Esa che vale un milione di euro. Calai bloccato dalla faida con gli eredi, che ha tenuto fermo 10 anni. Poi il progetto “Rete”, che durerà fino al 2022 e farà di Gualdo una eccellenza di polo educativo. Quindi i traguardi dello sport, il Contest Telecom, che ha portato la fibra. La solidarietà con Amatrice.
Quindi l’appello finale: “Non parlate male di Gualdo, parlate male del sindaco. Noi Gualdesi siamo troppo litigiosi. Dobbiamo stare insieme e non dividerci sempre su tutto. Nell’arena ci sono stato e continuerò a starci, insieme a tutti, per portare Gualdo in alto”. E la conclusione, con la lettura del discorso di Roosvelt.