Gubbio, convegno Uil sulla disabilità. Nuova classificazione per strutture residenziali per disabili e nuove rette giornaliere
GUBBIO – Disabilità, invalidità e tutti i problemi connessi, dalle barriere architettoniche a quelle culturali. Di questo si è parlato al Beniamino Ubaldi di Gubbio, all’iniziativa organizzata dalla Uil Pensionati, che ha visto anche la partecipazione dell’assessore regionale al Welfare Luca Barberini e del segretario nazionale organizzativo della Uilp, Emanuele Ronzoni. Presente anche il consigliere regionale Andrea Smacchi.
L’assessore, che tornerà a Gubbio giovedì prossimo per la partecipazione al Piano sociale, ha scelto la platea della Uil pensionati per lanciare una serie di importanti messaggi legati a quanto sta facendo la Regione sull’argomento e anticipare le prossime mosse. Partendo dalla citazione di Bauman, secondo cui la portata del ponte della nostra costruzione sociale si misura dalla forza del suo pilone più debole, Barberini è entrato nel merito del piano sociale, uno degli assi nella manica della Regione per il sostegno a chi è afflitto da disabilità. “Il nostro documento – ha detto – deve avere la forza di scegliere di sostenere le fragilità di chi è più in difficoltà come le famiglie, i giovani, gli anziani e i disabili. Il tutto con strutture territoriali diffuse per realizzare una vera integrazione sociale e sanitaria. Tra le nostre priorità anche un’assistenza domiciliare vera e continuativa per dimostrare più attenzione alla persone e ai loro bisogni”. Per Barberini è opportuno infatti che ci sia una “rete che cresca insieme nei territori”, consolidando “una comunità regionale forte e autentica”. “Tutti – ha ribadito l’assessore – devono vedersi garantiti gli stessi livelli di servizi”. Molto è già stato fatto. L’assessore ha annunciato infatti il varo della nuova classificazione delle strutture residenziali per la disabilità, propedeutica ad una ridefinizione delle rette giornaliere. Diversi poi i bandi regionali che mirano al reinserimento lavorativo delle persone con disabilità. Un quadro denso di attività dunque, che per Barberini deve tener conto anche “della sussidiarietà con i comuni e con i sindacati, per un gioco di squadra che realizzi una società migliore”.
Ad introdurre il convegno Elisa Leonardi, della segreteria regionale della Uil Pensionati, con una relazione che, partendo dalla constatazione dell’aumento del numero delle domande per l’invalidità, ha tracciato un quadro normativo delle regole del settore. Il sindaco Filippo Stirati ha ribadito invece l’impegno dell’amministrazione sul sociale, sottolineando anche “l’interlocuzione strategica con la Regione”. Quindi la raffica di testimonianze di operatori ed esperti con don Angelo Fanucci, della comunità di Capodarco, Annarita Commodi, direttrice del distretto dell’Alto Chiascio, Liana Cicchi dell’Asad, Micaela Sernani, insegnante di sostegno, Antonio Scarponi dell’Ufficio Uilp H dell’Umbria e l’assessore comunale Francesco Pierotti, in veste di educatore. Conclusioni affidate al segretario nazionale organizzativo della Uil pensionati, Emanuele Ronzoni. Dall’esponente nazionale del sindacato un messaggio affinché le norme, già all’avanguardia sulla disabilità, possano essere rispettate. “Il problema – ha detto – è che chi deve verificare è preso da altre cose. A noi spetta il ruolo di combattere e di parlarne”. Per Ronzoni occorre fare un salto, “dai documenti alle esperienze concrete, per trovare le giuste soluzioni” che sarebbero “un fondo per la non autosufficienza e una legge quadro”.