Gubbio, questa mattina la traslazione della salma della piccola Sara Mariucci
GUBBIO – Questa mattina in località S.Martino in Colle di Gubbio, a partire dalle ore 9,00, c’è stata la traslazione della salma della piccola Sara Mariucci, la quale è stata trasportata processionalmente dal locale cimitero alla Chiesa parrocchiale. Poi la celebrazione della S. Messa officiata da S.E. il vescovo Mons. Mario Ceccobelli. Dopo la S. Messa la salma verrà tumulata nella cappella dedicata alla “Mamma Morena” adiacente la chiesa stessa sul lato destro.
Sara Mariucci morì il 5 agosto del 2006 all’età di 3 anni e 7 mesi, colpita da un fulmine mentre era sulle giostre in vacanza in Calabria. Da anni si attribuiscono alla piccola eugubina eventi prodigiosi.
A distanza di quasi nove anni dalla sua morte, arrivò la testimonianza della 41enne di Latina Luana Cavazza, che rese note la sua malattia (tumore al midollo spinale) e la successiva guarigione dopo aver pregato sulla tomba di Sara il giorno dell’Immacolata. “Ero già stata due anni prima sulla tomba di Sara – spiegò in tv qualche Luana Cavazza – ed avevo percepito una sensazione di grande benessere, così l’8 dicembre scorso sono tornata con un’amica a messa a San Martino in Colle”. “La seconda volta alla tomba di Sara mi sono sentita in un altro mondo, tra le nuvole. Come presa per mano: un senso di liberazione… Due giorni dopo – aggiunse Luana – la risonanza ha messo in evidenza che era sparito tutto”. “Sono stata da subito convinta che in questa guarigione ci fosse la mano di Sara”.
Questa raccontata a “La vita in diretta” non sarebbe l’unica presunta guarigione. Altre due mamme ammalate sarebbero guarite dopo “l’intervento” di Sara. Si tratterebbe di una donna di Gubbio e una di Padova. Alla prima, malata ai reni e costretta a prendere farmaci molto forti, sarebbe stato consigliato di abortire. La donna ha raccontato di aver sentito dietro di lei la presenza della piccola Sara che cantava “nascerà, nascerà” e di aver portato a termine la gravidanza. Tutto è andato bene ed è nata una bambina sana. Caso analogo per la donna di Padova. La sua gravidanza è andata a buon fine.
Nel quarto anniversario della morte della piccola successe poi un altro fatto prodigioso. Una bimba, più o meno della stessa età di Sara, eugubina come lei, lascia un biglietto sulla tomba di Sara. “Sara, voglio essere tua amica”. Poche righe, forse una richiesta d’aiuto. La piccola ha una gravissima malattia agli occhi. Un caso che più di un medico aveva giudicato senza possibilità di guarigione, neppure con un intervento chirurgico. Alla fine, i suoi genitori contattano un luminare di Roma. Prima di partire, la bambina si reca sulla tomba di Sara per palare con lei. La piccola, poi, parte per Roma, viene operata e guarisce. Una voce, non confermata, parla di un medico che avrebbe avuto la sensazione che qualcuno guidasse la sua mano durante l’intervento.
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