Gubbio, ok al “Piano Sicurezza” per la Festa dei Ceri. Stirati: “Nessuna militarizzazione”
GUBBIO – Alla presenza del Tavolo dei Ceri con tutte le rappresentanze, Università dei Muratori (Fabio Mariani), Famiglie dei Ceri (Ubaldo Minelli – Sant’Ubaldo; Vittorio Fiorucci – S. Giorgio, Alfredo Minelli – S. Antonio); Maggio Eugubino (Lucio Lupini), Curia Vescovile ( don Mirko Orsini), alcune Forze dell’Ordine (Primo Lupatelli – Vigili del Fuoco), il progettista del ‘piano sicurezza’ Matteo Costantini, il sindaco Filippo Mario Stirati ha illustrato il ‘piano sicurezza’ predisposto per la ‘Festa dei Ceri’ del prossimo 15 maggio. «Stiamo lavorando da mesi, con tutte le istituzioni preposte – ha sottolineato il sindaco Stirati – al ‘piano della sicurezza’, necessario sulla base delle disposizioni di legge, dopo i tragici fatti di Torino in piazza San Carlo durante la finale di Champions League.
Spetta a noi questo compito, come organo preposto alla sicurezza, di cui abbiamo la responsabilità legale e morale, con una serie di regole e provvedimenti circa la ‘safety’, cioè misure strutturali a salvaguardia dell’incolumità delle persone e la ‘security’, servizi di ordine e sicurezza pubblica, ma è chiaro che c’è il pieno coinvolgimento di tutte le componenti della Festa. Martedì scorso abbiamo avuto un confronto a Perugia con il Prefetto e il Questore sul piano predisposto dall’ingegnere Costantini e debbo dire che abbiamo riscontrato la massima collaborazione, anche nella valutazione dello spirito di una Festa millenaria che non va stravolta né militarizzata. Voglio ricordare che il funzionario del Ministero Beni Culturali e Turismo Patrizia Cirino, responsabile del ‘Centro di documentazione e studi sulla Festa dei Ceri’, ha sottolineato il valore millenario e la portata demo/ento/antropologica della ‘Festa dei Ceri’, e che la corsa non ha padroni né biglietto d’ingresso, ma è affidata alla cura comunitaria per il buon esito e lo svolgimento della manifestazione. L’attenzione maggiore si concentra sul momento dell’Alzata in piazza Grande, con due obiettivi focali, quello di uno sforzo importante per lo svolgimento della cerimomia, evitando però di far subire ripercussioni negative alla serenità dell’intera manifestazione. Il punto focale è la messa in sicurezza del «muretto» che delimita Piazza Grande, che di per sé, come struttura muraria, è sicurissima, ma non lo quando la gente vi sale sopra. Il Tavolo dei Ceri ha ripreso un progetto redatto anni fa dall’ architetto Nello Teodori, che prevede l’ installazione sul parapetto di «dissuasori» o “offendicula”, spuntoni di ferro realizzati artigianalmente, per i quali la Soprintendenza ha già espresso in via ufficiosa la compatibilità sotto il profilo artistico-ambientale, vista la delicatezza del luogo. Un’azione di prefiltraggio sarà effettuata prima dell’arrivo in piazza Grande, limitando l’ accesso a animali, passeggini, persone con zaini o elementi ingombranti e sarà posizionata una cartellonistica speciale per indicare le vie di fuga. Le operazioni di coordinamento spetteranno ad una sala operativa, con l’attivazione del COC con videosorveglianza e collegamenti con gli addetti alla sicurezza, individuati nei volontari della Protezione Civile e in altre figure, come Carabinieri in pensione ed è prevista una capillare informazione, per la quale chiediamo anche il contributo dei mass-media per veicolare al meglio le notizie. Tutto questo va visto in positivo, come elemento di riflessione sui valori della Festa e come stimolo ad una maggiore coesione tra le varie anime del 15 maggio, tenendo conto che tra attori protagonisti e spettatori l’equilibrio si è sempre mantenuto con spontaneità naturale».