Gubbio, riutilizzo dell’ex Ospedale: Regione, Comune e Usl l’intesa. Ecco cosa sarà di quel complesso
GUBBIO – Promuovere iniziative per la riqualificazione dell’area interessata dal Puc2 (Programma urbano complesso) “Nova civitas” del Comune di Gubbio e al fine del riutilizzo dell’ex Ospedale civile di Gubbio: è questa la finalità del protocollo d’intesa che verrà sottoscritto fra Regione Umbria, Comune di Gubbio e l’azienda Usl Umbria 1, il cui schema è stato approvato dalla Giunta regionale.
Le parti concordano sulla necessità di riavviare il processo di riqualificazione nell’area ricompresa nel Puc2, anche in relazione agli ulteriori orientamenti maturati dal Comune rispetto al programma iniziale, per realizzare opere ed infrastrutture ritenute fondamentali per lo sviluppo del territorio eugubino.
L’ipotesi di riuso del complesso dell’ex ospedale, che si compone di più edifici realizzati in epoche diverse e con differenti caratteristiche strutturali, prevede la ristrutturazione ed adeguamento della parte del plesso ospedaliero che rimane in uso all’Usl Umbria 1 (con tre immobili rispettivamente di mq 3.280, mq 1.017 e mq 434); l’alienazione di un immobile di mq 3.970, con mq 600 spazi interrati; la locazione degli spazi attualmente in uso alla Farmacia Comunale (mq 145).
Nelle porzioni che restano di proprietà dell’Usl saranno collocate le attività del Centro di salute, il Dipartimento di prevenzione, ambulatori polifunzionali e agli uffici direzionali. È previsto poi il trasferimento del Dipartimento di salute mentale attualmente situato presso il centro direzionale “Prato”, in via Ubaldi. In questo modo, si potrà mantenere un presidio sanitario, di proprietà pubblica, in un immobile di pregio nel centro di Gubbio; l’accentramento in un’unica struttura delle principali attività territoriali di carattere socio-sanitario, inoltre, produrrebbe un miglioramento dell’offerta dei servizi sanitari, nel rispetto della programmazione regionale, realizzando la prevista “Città della salute”. La Regione Umbria ha destinato a questo intervento un finanziamento di 3 milioni di euro.
Con l’intesa, Regione Umbria e Comune di Gubbio si impegnano ad inserire le opere necessarie per l’ultimazione del Puc2 nell’ambito delle rispettive prossime programmazioni pluriennali. In particolare, la Regione Umbria conferma gli impegni già assunti di mantenere a favore del Comune lo stanziamento di circa 1 milione e 300mila euro per interventi di edilizia residenziale e di reperire, nell’ambito della programmazione 2014-2020, ulteriori 5 milioni e 260mila euro per finanziare le opere pubbliche e le attività produttive. Le parti si impegnano inoltre a ricercare modalità alternative per la realizzazione delle opere anche al fine di reperire le risorse necessarie ricorrendo tra l’altro al supporto delle competenze della finanziaria regionale Gepafin.
Soddisfazione esprime il consigliere regionale Andrea Smacchi che dice che: “Tutti i gufi che parlano di una Regione lontana e disinteressata in questi anni da Gubbio vengono smentiti dai fatti ancora una volta”.
“La Giunta regionale conferma tutti gli stanziamenti economici – spiega Smacchi – e quindi il milione 300mila euro per interventi di edilizia residenziale. Si impegna poi, nell’ambito della programmazione 2014 – 2020, a reperire altri cinque milioni e 260mila euro per finanziare le opere pubbliche e le attività produttive”.
Nel ricordare le ipotesi di riuso dell’ex ospedale Smacchi rileva che questa “resta così un presidio sanitario fondamentale in un immobile di pregio nel centro di Gubbio e si concentrano in un’unica struttura le principali attività di carattere socio sanitario. Si migliorano così i servizi – spiega Smacchi – andando a realizzare la Città della Salute, una vera e propria eccellenza per Gubbio”.