Gubbio, Stirati sulla sicurezza di piazza Grande: “Iter fermato dopo i rilievi del Soprintendente”
GUBBIO – Il tema della sicurezza di piazza Grande riveste un impatto notevole nel dibattito cittadino e per questo è intervenuto anche il sindaco Filippo Mario Stirati, parlando da una conferenza stampa convocata sul tema. «Un tema, quello di Piazza Grande e delle problematiche relative alla sicurezza, molto delicato e spinoso, del quale si fa fatica a parlare anche alla luce dell’ultima tragica vicenda, alla quale sono legate vicende dolorose. Dobbiamo avere un grande senso di rispetto –ha commentato il sindaco Stirati – e sono rimasto molto turbato dal tipo di informazione apparsa sulla stampa nei giorni scorsi, dal modo con cui vengono commentati tali tragedie e dalle espressioni utilizzate che non sono sicuramente appropriate per rappresentare fatti terribili. Ho rispetto assoluto del lavoro dei giornalisti, ma ritengo di chiedere grande senso di responsabilità per una corretta informazione.
Circa l’iter burocratico – amministrativo, ho assoluta necessità di ristabilire alcune verità in una vicenda che non nulla di misterioso o opaco. Con delibera di Giunta dell’ aprile 2015 è stato fornito al dirigente competente l’indirizzo istituzionale di fermare la proceduta di appalto per l’installazione della rete sia per l’impatto paesaggistico ambientale che per le valutazioni fatte con l’allora Sovrintendente Gizzi, il quale riteneva che il muro fosse in sicurezza, fermo restando che la piazza può comunque presentare alcune problematiche che vanno valutate attentamente e alle quali si possono portare interventi per una maggiore sicurezza, adottando controlli e sistemi che facciano da deterrente a certe situazioni. Ho ritenuto adeguato anche un passaggio in 2^ Commissione Consiliare, per raccogliere valutazioni e tutti i Consiglieri anche di minoranza hanno condiviso quanto stabilito dalla Giunta ed espresso pertanto parere negativo. Tengo pertanto a precisare che ho utilizzato il massimo riserbo e ho cercato di proteggere tali tragedie per preservare le vicende da polemiche. E’ opportuno riportare la politica in alto, dare credibilità, ritrovare il rapporto autentico con i cittadini e lavorare affinché non si verifichi l’esclusione sociale che provoca una patologia. E’ per questo che siamo anche molto grati all’associazione “Insieme per Riccardo”, che consideriamo patrimonio della città, capace di trasformare una tragica perdita in un arricchimento costante socio-culturale, e con la quale collaborano tanti giovani impegnati a dare un contributo che va sicuramente salvaguardato, a vantaggio soprattutto delle giovani generazioni alle quali vanno date sicurezze e risposte vere».