Harsco Ilserv scrive a dipendenti e sindacati: “Ecco come è andata con Ast”
La Harsco Ilserv esce allo scoperto. Con una lettera indirizzata al personale e ai sindacati territoriali cerca di riportare chiarezza nella vertenza con Ast raccontando la sua versione dei fatti. “Fin dal 2011 Harsco Ilserv (cha ha contratti scaduti nel parco rottami e trasporto siviere, molatura e trasporto bramme, parco rotoli e bramme ndr) ha provato a definire un accordo per rinnovare i contratti anche concordando con le organizzazioni sindacali una possibile nuova organizzazione per determinare i presupposti necessari al rinnovo di tutti i contratti offrendo in tal modo un beneficio anche al cliente (Ast, ndr.). Nella situazione attuale – continua la lettera dell’azienda- la nostra proposta, nonostante i miglioramenti è stata valutata dal cliente non sufficientemente competitiva per l’assegnazione dei rinnovi data l’oggettiva necessità del cliente di conseguire una riduzione dei costi operativi. Anche se entrambe le parti erano nello spirito di proseguire gli esistenti rapporti commerciali, le posizione sono risultate troppo distanti, fino al punto in cui non è stato possibile raggiungere un compromesso”.
La Harsco Ilserv ricorda che fin dal 15 ottobre la direzione ha lavorato intensamente con Ast “per assicurare una transizione graduale volta a minimizzare l’impatto di questa decisione su tutte le parti coinvolte (dipendenti, cliente e Harsco Ilserv). In conformità con quanto definito nell’accordo temporaneo firmato dalle parti lo scorso 15 ottobre i contratti sopra menzionati sono scaduti il 29 ottobre 2014”.
La multinazionale inglese proprietaria di Ilserv spiega che “alla nostra proposta, presentata prima della scadenza del 29 ottobre, il cliente ha formalmente risposto attraverso un semplice ordine di acquisto, peraltro di durata limitata, che siamo stati costretti a rifiutare, non per ragioni di prezzo, ma solo perché non era stata presa in considerazione la richiesta avanzata da Harsco Ilserv di risolvere i seguenti punti chiave:
ricollocazione del personale/trasferimento ad Ast o verso la nuova azienda/e appaltatrice dei contratti;
acquisto da parte di Ast, o della nuova azienda/e appaltatrice dei contratti, dei beni (impianti e macchinari) e della relativa ricambistica a magazzino”.
La Harsco Ilserv rimane disponibile a supportare Ast “addivenendo a un’estensione contrattuale fino alla fine dell’anno”, ma considera i punti, in particolare il primo (la ricollocazione del personale), fondamentali ed essenziali per per la definizione di un qualsiasi accordo, seppur nel breve termine”.