Stupro Terni, i Carabinieri: “Guardava le ragazze passare in maniera insistente”
TERNI – “Guardava le ragazze passare in maniera insistente”, tanto che i Carabinieri – lo raccontano in prima persona – avevano per un attimo trattenuto il fiato, temendo di esser stati scoperti.
Invece no.
Il 18enne egiziano, che ha passato la sua prima notte nella cella del carcere di Sabbione, era seguito ogni minuto ma non si è mai accorto di niente e nessuno.
I militari in borghese – coordinati dal tenente colonnello Stefano Verlengia e dal Capitano Mirco Marcucci – lo hanno tenuto sott’occchio.
Lavorava da qualche mese nel bar che si trova a due passi dalla stazione.
Pochi spostamenti, sempre insieme al suo amico – accusato anche lui di violenza sessuale, consumata proprio a Terni, in una piscina, anni fa.
Lui quella sera non aveva bevuto, a differenza della vittima, 19 anni, ternana.
E’ stata lei a raccontare tutto ai Carabinieri, ha anche ammesso di aver bevuto molto quella sera al Chico Mendes, tanto – raccontanto i militari – da barcollare e da non riuscire a stare in piedi.
Un mix di alcol, spensieratezza, troppa, e delle avanches che si sono tramutate – per Procura e Carabinieri – in una storia orribile, di violenza, di sofferenza.
La ragazza – rendono noto i militari durante la conferenza stampa – era stata stesa sul cofano di un auto nel parcheggio della discoteca.
Il giovane avrebbe – raccontano da via Radice – violentato la 19enne e poi sarebbe fuggito.
L’avvocato dell’egiziano, Andrea Solini, annuncia battaglia legale.
Ore decisive le prossime per conoscere la versione del presunto autore della violenza.