Inceneritore, Comitato attacca: “La Regione ha già deciso”, la Cecchini replica: “Mai autorizzato nuovo sito”
TERNI – Botta e risposta tra il Comitato No inceneritore e l’assessore regionale all’ambiente Fernanda Cecchini. Il primo sostiene che la “Regione ha già indicato l’inceneritore di Acea a Terni per bruciare i rifiuti urbani umbri e relative quantità”, la seconda ribatte: “La Regione non ha autorizzato né indicato alcunché sulla localizzazione del nuovo inceneritore in Umbria, anzi ha sempre affermato la sua contrarietà a tale impianto”. Tutto nasce da una nota del Comitato che riferisce di un carteggio “del settembre 2015 tra Regione Umbria e Ministero dell’ambiente”. Lo stesso comitato fa sapere che “è in corso l’esame istruttorio col rilascio del provvedimento sospeso in attesa dell’esito della procedura di valutazione di impatto ambientale”. Nei documenti, sempre secondo il comitato, si ipotizza “un livello di differenziata sul territorio umbro pari al 68% e tra 32 mila e 70 mila tonnellate di rifiuti annui da inviare a incenerimento”.
Da qui l’accusa del comitato secondo il quale “la Regione ha servito il piatto ad Acea e al suo inceneritore, facendo così cadere la maschera della strumentale opposizione al fantomatico nuovo inceneritore previsto dal decreto, agitato soltanto per poter gridare tra qualche mese di averne scongiurato la realizzazione. A nostro avviso è anche evidente – prosegue il comitato in una nota – quello che sarebbe stato il tentativo di mediazione col ministero dell’Ambiente sui quantitativi da bruciare, sulle quantità da bruciare, passare cioè dalle 130mila tonnellate imposte dal decreto alle 70mila previste invece dalla regione, per poter dire che meglio di così non si poteva ottenere”.
A stretto giro è arrivata la risposta dell’assessore regionale Cecchini: ““La posizione della Regione su questo tema è stata sempre molto chiara e netta – prosegue l’assessore – Al ministro Galletti tra l’altro abbiamo anche detto che il Governo non può chiedere da una parte interventi per migliorare la qualità dell’aria e dell’ambiente e dall’altra ipotizzare la realizzazione di impianti che vanno a peggiorare la situazione. L’Umbria, per il suo contesto ambientale, certamente non è un luogo idoneo per ospitare un nuovo inceneritore che non sarebbe nemmeno giustificabile visti i quantitativi di rifiuti che vengono prodotti nella nostra regione”.
“Nella prossima riunione della Giunta regionale – aggiunge Cecchini – porteremo in approvazione un provvedimento per accellerare il raggiungimento degli obiettivi sulla raccolta differenziata e supporteremo ancora di più gli Ambiti, con adeguate risorse, per continuare nell’opera di ammodernamento degli impianti per una gestione dei rifiuti sempre più moderna ed efficace. E dunque ferma restando la nostra contrarietà al nuovo inceneritore, ci piacerebbe che il confronto avvenisse su fatti concreti, obiettivi da raggiungere e soprattutto non strumentalizzando notizie, così come ci sembra stia facendo il Comitato No inceneritore di Terni. La Regione – aggiunge Cecchini – non ha mai indicato al Ministero che si possono bruciare rifiuti a Terni. Nel carteggio intercorso abbiamo semplicemente e doverosamente dato conto delle richieste che erano pervenute, non potendo e non volendo nascondere nulla. Riteniamo che con il Governo la trattativa vada fatta in assoluta trasparenza e a carte scoperte”.
“Sulla richiesta di Acea – spiega l’assessore – è attualmente in corso l’istruttoria prevista dalla Legge e certamente questo non è un elemento che si può tenere segreto. Ma il tema di una corretta gestione dei rifiuti deve essere legato indiscutibilmente al quello della qualità della vita e dell’ambiente. E dunque va affrontato non in maniera strumentale ma attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati. Ambiti territoriali, Gestori e Comuni – ha concluso l’assessore Cecchini – devono fare per intero la propria parte, così come anche i cittadini debbono collaborare per raggiungere gli obiettivi indicati nella raccolta differenziata dei rifiuti”.
Intanto per martedì il Comitato No Inceneritore ha organizzato un nuovo presidio alle 15 sotto la prefettura di Terni mentre il Movimento 5 stelle – che accusa la giunta regionale di fare il gioco delle tre carte – attraverso il consigliere Maria Grazia Carbonari ha presentato un’interrogazione a risposta urgente nella quale chiede conto delle determinazioni assunte al riguardo da parte della Giunta Marini, anche alla luce della gravissima situazione ambientale esistente. L’interrogazione sarà discussa in consiglio regionale, sempre martedì.