Inchiesta “appalti sospetti” del Comune di Terni: le reazioni politiche
TERNI – L’inchiesta in corso sugli “appalti sospetti” oltre a scuotere cassetti, e uffici del Comune di Terni, ha smosso anche gran parte del mondo politico.
Non si lasciano attendere le dichiarazioni di rappresentanti politici regionali e locali.
I primi sono Angelica Trenta, Federico Pasculli, Patrizia Braghiroli, Thomas De Luca, Valentina Pococacio, del gruppo consiliare M5S Terni.
“L’intervento della magistratura a fronte di situazioni di palese criticità – scrivono i grillini – è un atto di normalità a cui forse non eravamo più abituati ma che per noi era inevitabile. Abbiamo presentato decine di interrogazioni, di atti formali, decine di richieste di accesso e ci siamo scontrati con muri di gomma che sembravano insormontabili. Atti e segnalazioni inerenti agli argomenti su cui sembrerebbe concentrarsi l’indagine. Nelle prossime ore consegneremo ulteriori documenti e informazioni in merito”.
Seguono poi le dichiarazioni del coordinatore provinciale Sergio Bruschini, il coordinatore comunale Stefano Fatale, il coordinatore provinciale dei giovani Daniele Marcelli, il capogruppo in Consiglio Comunale Francesco Maria Ferranti, il capogruppo alla assemblea legislativa dell’Umbria Raffaele Nevi, a nome dell’intero partito di Forza Italia.
“Quello che è successo giovedì mattina al Comune di Terni non può passare come cerca di farlo passare il Sindaco. Come un fatto normale. Ci sono accuse pesantissime e le “ombre” che da questa mattina si sono addensate su Palazzo Spada dovrebbero essere subito allontanate da chi ha a cuore la Città. Ciò si può fare solo attraverso l’allontanamento dei coinvolti (a cominciare dai due assessori) dai ruoli di responsabilità che occupano. Tutto ciò non perché li riteniamo colpevoli ma perché pensiamo che le Istituzioni debbano essere salvaguardate. Infine auspichiamo che la magistratura faccia presto e bene il suo compito e si accertino i fatti.”
Nella questione interviene anche il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale, Marco Cecconi. “Noi non sappiamo, naturalmente, quali potranno essere gli sviluppi di questa maxi-inchiesta – scrive Cecconi. Quello che però sappiamo con assoluta certezza è che – responsabilità penale o no – sussiste a carico di questa classe dirigente, anche al di là degli attuali indagati, una responsabilità politica gravissima che non potrebbe essere cancellata da nessun tribunale nemmeno nel caso di una eventuale (e, a quanto pare, alquanto improbabile) archiviazione finale. Lo sappiamo, per esempio, da quando abbiamo denunciato – da soli – gli illeciti penali conclamati commessi in passato dagli attuali affidatari del servizio di refezione scolastica: tali da gettare ombre troppo pesanti sul presente di questo servizio nelle mense ternane ed anche sul suo futuro, in vista di un imminente nuovo appalto”.