Inchiesta rifiuti, si muovono i comitati. Federconsumatori chiede la messa in mora. In campo anche 15 aziende

PERUGIA – Scendono in campo anche i cittadini contro Gesenu, nell’inchiesta rifiuti che vede al centro Pietramelina. Trecento cittadini e 15 aziede agricole che si trovano di fronte alla discarica hanno annunciato di volersi costituire parti civili in un eventuale processo. Il problema sarebbe che gli immobili di loro proprietà si sarebbero svalutati e loro stessi sarebbero stati esposti ad un potenziale danno alla salute. Intanto scende in campo anche il comitato “Inceneritori zero”, da sempre impegnato contro Gesenu. Nei giorni scorsi ha incaricato i legali dell’Unione nazionale consumatori di partecipare all’eventuale nuovo dibattimento. Secondo questi legali Barelli, che nelle passate cause era il legale del Comitato, sapeva cosa succedeva a Pietramelina.  Intanto si muove la Federconsumatori che ha messo in moto 200 istruttorie di messe in mora e diffide per la restituzione di 27 milioni di eccedenze in bolletta, appurati dall’inchiesta. Petruzzi parla di un problema di mancato controllo dell’Ati2.

Intanto ieri la decisione del Riesame su Sassaroli, che resta ai domiciliari.

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