Jp Industries, in campo anche il vescovo Sorrentino: “La mobilità è pietra tombale per il territorio”

NOCERA UMBRA – La situazione della Jp Industries, con le ulteriori 400 richieste di mobilità, porta alla mobilitazione anche del vescovo di Assisi, Nocera e Gualdo, monsignor Domenico Sorrentino, che parla di “pietra tombale” per il territorio. “Sono vicino ai lavoratori dell’ex Merloni e alle loro famiglie, prego per loro e mi auguro che le istituzioni e le parti sociali facciano il possibile per risolvere questa vicenda che si protrae ormai da molti anni, provocando tanta sofferenza”, spiega esprimendo la sua vicinanza agli operai dello stabilimento di Gaifana dopo l’annuncio della proprietà di avviare le procedure per il licenziamento collettivo di 400 addetti tra Umbria e Marche.

“Speravo che lo stanziamento dei fondi dell’accordo di programma e alcune manifestazioni d’interesse da parte di diverse aziende avrebbero dato una svolta positiva ad una vertenza che ho avuto modo di seguire in tutte le sue fasi per i pesanti risvolti economici e sociali che ha prodotto nella fascia Appenninica. Qui la crisi si è fatta sentire pesantemente tanto da rendere davvero fragile e compromesso il tessuto sociale. La richiesta di mobilità per 400 lavoratori rischia di gettare una pietra tombale sul territorio. Faccio appello al proprietario della JP Industries, a tutte le istituzioni coinvolte, ai sindacati e alle associazioni degli imprenditori affinché trovino insieme una soluzione che tuteli tante famiglie già profondamente provate dalla crisi”.

Ieri era scesa in campo anche il viceministro allo Sviluppo Economico Teresa Bellanova che aveva raccolto l’appello del sindaco di Fabriano e dei deputati del territorio, assicurando “da subito” lavoro sulla vertenza. “La decisione – aveva detto la Bellanova – è francamente inaccettabile. Per questo riteniamo necessario un incontro urgente con azienda e parti sociali, per comprendere esattamente i termini della questione. In questa, come in altre situazioni complesse, il nostro obiettivo è sempre lo stesso: tutela e sostegno del lavoro prima di tutto”.

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