“La bici al centro del nuovo piano di mobilità per Terni”
Nella seduta del Consiglio comunale di ieri, lunedì 4 marzo, i consiglieri del gruppo Misto Valeria D’Acunzo e Federico Brizi hanno presentato un atto di indirizzo relativo al Piano della mobilità e al servizio di bike sharing. L’atto muove dalla considerazione che in Italia una forte criticità deriva dal trasporto stradale che contribuisce alle emissioni totali di gas serra nella misura del 23% (di cui il 60% circa attribuibile alle autovetture), alle emissioni di ossidi di azoto per circa il 50% e alle emissioni di particolato per circa il 13% (Fonte Ispra 2017). In linea con le raccomandazioni comunitarie, l’uso della bicicletta va incentivato, in primo luogo nella zona del centro città, altamente congestionata dal traffico privato e commerciale. L’uso della bicicletta andrebbe potenziato col fine di disincentivare l’uso del mezzo privato riducendo le emissioni inquinanti in primis ed anche acustiche nella zona del centro storico, con un effetto positivo per la salute dei cittadini tutti e per una migliore qualità della vita. Inoltre, da dati Aci riguardanti il parco veicolare nella Provincia al 31 dicembre, Terni risulta una delle città con il più alto numero di auto pro capite. L’atto impegna quindi l’amministrazione ad attivarsi affinché si operi una politica seria di investimenti e uno studio per la realizzazione di piste ciclabili che abbiano la priorità sui percorsi delle auto private e ad aumentare il numero delle postazioni delle rastrelliere. Infine, si chiede l’impegno a fornire un servizio di bike sharing diffuso non solo in centro, ma anche nelle periferie, realizzando anche un piano della mobilità pubblica che possa ad esso interconnettersi facilmente. Tutto ciò anche considerando la notizia di questi giorni uno stanziamento da parte del Ministero dell’Ambiente per la realizzazione di piste ciclabili, di ciclovie extraurbane e a sostegno delle politiche di Bike sharing con il completamento del Piano generale di Mobilità Ciclistica, con 80 progetti già finanziati, progetti che devono comunque pervenire entro e non oltre i primi giorni del mese di giugno.