La Regione Umbria fa cassa e vende i suoi immobili
PERUGIA – La Regione Umbria fa cassa e mette sul mercato nove lotti di immobili di proprietà, per una base d’asta di un milione 77mila 430 euro. L’asta pubblica è fissata il prossimo 26 ottobre, nello studio di via Angeloni del notaio Marco Carbonari.
In vendita i lotti 1/A e 1/B che riguardano l’ex casa cantoniera di Prodo, a Orvieto per 98.471 euro nel primo caso e 100.961 euro per il secondo. 167.647,50 euro è il valore assegnato alla casa cantoniera di Sigillo, mentre 8mila euro è quello del magazzino ex Anas di Montecolognola, a Magione. Tutt’altra cifra per un’area edificabile a Fontanelle di Bardano, a Orvieto. Qui la base d’asta è di 170.308 euro. In vendita poi una serie di complessi edilizi rurali. Il primo è di Sant’Andrea, a Città di Castello, per un valore di 83.048 euro. Sempre nel tifernate ce n’è un altro a Capanne di Montemaggiore per 93.624 euro. Saranno necessari 96.774 euro per il complesso di Sorbello di San Venanzo. 161.101 euro per quello di San Pietro di Allerona.
Si tratta di un leggero sfoltimento di un patrimonio immobiliare che conta 707 unità, tra fabbricati e complessi immobiliari, per un valore di 292 milioni di euro. Non è inferiore il patrimonio per quanto riguarda i terreni. In questo caso sono 257mila metri quadrati le superfici di proprietà regionale, stimate in 109 milioni di euro. Un patrimonio importante, che la Regione sta valorizzando. Non saranno ceduti invece quei beni che serviranno al sostegno di progetti turistici o per l’agricoltura sociale.
L’asta è promossa da Sviluppumbria e si svolge secondo la prassi di queste occasioni. Le offerte saranno escluse se non contenute nell’apposita busta interna, debitamente sigillata con nastro adesivo e firmata sui lembi di chiusura. Determinerà l’esclusione anche la mancata o incompleta presentazione dei documenti richiesti oppure il fatto che l’offerta presenti cancellazioni, aggiunte o correzioni, salvo che queste siano state concordate. L’aggiudicazione ci sarà nei confronti di chi avrà presentato l’offerta migliore e solo dopo la verifica della presenza di eventuali diritti di prelazione.