L’allarme Cgil: “La povertà aumenta, ma il reddito di cittadinanza non serve”. I dati di Foligno

FOLIGNO – Mentre la povertà in Umbria è raddoppiata, come ha sostenuto l’AUR nel suo ultimo rapporto, il reddito di cittadinanza non la incrocia, se non in parte.

Infatti in Umbria i nuclei ai quali è stato riconosciuto il reddito di cittadinanza sono stati 9.339 con un coinvolgimento di 22.206 persone, corrispondenti allo 0,9% del dato complessivo nazionale.

Quindi essendo l’Umbria 1,4% della popolazione nazionale l’utilizzo del reddito di cittadinanza è largamente inferiore alla media del paese.

L’importo medio del reddito di cittadinanza corrisponde a 450 € mensili.

Più basso è il dato relativo alle pensioni di cittadinanza che ha riguardato 1.475 nuclei per un numero complessivo di 1.651 persone.

In questo caso l’importo medio corrisponde a 216 euro mensili.

 

COMUNIDOMANDEACCOLTE
FOLIGNO1.600964
NOCERA UMBRA169101
TREVI15474
SPELLO12466
BEVAGNA7850
MONTEFALCO9948
GUALDO CATTANEO7947
VALTOPINA4630

 

“Le domande complessivamente accolte sono 1.380, con un dato anche qui inferiore alla media nazionale – dicono Mario Bravi e Angelo Scatena, responsabile Ires Cgil e responsabile Cgil Foligno –  Superiore alla media in rapporto alla popolazione è la situazione delle domande accolte nei comuni di Nocera Umbra e Valtopina, dove evidentemente incide il drammatico impoverimento conseguente alla chiusura dell’Antonio Merloni di Gaifana. Comunque i dati dicono che tranne questa eccezione il reddito e la pensione di cittadinanza non riescono a contrastare la povertà crescente”.