Lavori pubblici, il 27% di ingegneri e architetti sotto la soglia di povertà
In Italia circa quarantamila ingegneri ed architetti, ovvero il 27 per cento degli iscritti alla Inarcassa (l’istituto nazionale di previdenza ed assistenza per gli ingegneri ed architetti liberi professionisti) versano in condizioni economiche al di sotto della soglia di povertà. Lo rivela un’indagine dello stesso istituto che contemporaneamente rivolge un appello affinché si possano creare le condizioni per far recuperare a questi professionisti “accettabili livelli di dignità del lavoro”.
Raccogliendo proprio quest’appello, l’assessore regionale ai lavori pubblici Stefano Vinti, ricorda come la Regione dell’Umbria, “in questo difficile contesto economico che vede ancora fermi settori vitali come quelli dell’edilizia e delle infrastrutture, ha cercato comunque di ‘aprire’ il più possibile il mercato del lavoro su questo versante.
“L’istituzione dell’elenco regionale dei professionisti da invitare alle procedure per l’affidamento di servizi di importo inferiore a centomila euro, attinenti all’architettura ed all’ingegneria – ha affermato Vinti – va proprio in questa direzione. Grazie all’Elenco infatti è possibile garantire il principio di trasparenza e rotazione nell’affidamento degli incarichi (dal momento che il sistema di consultazione e gestione consente di sapere in ogni momento a chi e quando gli incarichi vengono conferiti), nonché l’opportunità, per i giovani professionisti, di affacciarsi visibilmente sul mercato degli appalti pubblici”.
Per poter essere inseriti nella prima fascia di incarichi di importo inferiore a 20.000 euro infatti non è richiesta alcuna esperienza specifica, ma soltanto il possesso dei requisiti di ordine generale previsti dalla normativa vigente per poter stipulare contratti con la pubblica amministrazione.
Questo sistema presto verrà introdotto anche per altre professioni attinenti ai lavori pubblici come quella degli archeologi e permette ai responsabili del procedimento di poter disporre attraverso una rapida ricerca e consultazione di un elenco di soggetti iscritti disponendo anche della possibilità di consultare on line le domande e i curricula dei professionisti.
“E’ un modo insomma per consentire anche ai più giovani di entrare nel mercato del lavoro, fermo restando il fatto – ha concluso Vinti – che in Italia ed in Umbria, c’è necessita di creare ulteriore lavoro, facendo riprendere l’economia con provvedimenti che rilancino appunto il settore dei lavori, pubblici e privati e dunque diano modo a professionisti ed imprese di avere maggiori occasioni”.