Lavoro, 65 milioni per il piano “sviluppo e occupazione”, 22 per il programma “Garanzia giovani”

Ammontano a 65 milioni di euro le risorse previste dalla Regione Umbria per l’innovazione e le politiche attive del lavoro, destinate a promuovere il riposizionamento del sistema produttivo regionale verso una più avanzata capacità innovativa e di internazionalizzazione, a sostenere la propensione all’investimento delle imprese e a mitigare gli effetti negativi della crisi sulle fasce più deboli. Questi i punti centrali del Piano annuale regionale per lo sviluppo e l’occupazione illustrato in Seconda Commissione da Luigi Rossetti, coordinatore dell’Area Imprese e Lavoro della Regione Umbria, invitato dal presidente Gianfranco Chiacchieroni a relazionare anche sul programma “Garanzia Giovani”, come richiesto del consigliere regionale Oliviero Dottorini (Idv).

E in merito a ciò, Rossetti ha fatto sapere che il programma dispone di oltre 22 milioni di euro e che le voci più importanti riguardano: 2milioni destinati all’indennizzo ed al sostegno per i Centri per l’impiego; 8milioni per la formazione; 4 milioni di euro per i tirocini formativi; 1,8 milioni per il servizio civile e 3,7 milioni di euro quali bonus per le assunzioni. Si tratta, ha precisato Rossetti, di misure in corso di attivazione. L’Umbria, per quanto attiene al Programma “Garanzia giovani” conta, ad oggi, su 12mila adesioni, collocandosi sopra la media nazionale. Dottorini ha chiesto alla Commissione di invitare gli erogatori della formazione professionale per conoscere la loro opinione sulla strutturazione del Programma per il quale sarebbe “necessaria una maggiore semplificazione, affinché le risorse investite vengano messe a frutto in maniera adeguata”.

Il Piano annuale ‘Sviluppo ed occupazione’ si colloca come “strumento di avvio e di riconnessione delle politiche regionali tra il precedente ed il nuovo periodo di programmazione, confermando il consolidamento di un ciclo annuale di programmazione ed attuazione degli interventi utili a: rispondere alle aspettative degli operatori economici in ordine alla disponibilità di adeguati strumenti di supporto ai programmi di sviluppo; consentire un utilizzo delle risorse improntato a criteri di efficienza ed efficacia, valutando con cadenza regolare l’esito dei singoli provvedimenti; avviare interventi chiave relativi alla programmazione 2014-2010 in continuità con quanto messo in atto con quella 2007-2013; gestire la ‘manutenzione operativa’ degli strumenti esistenti in una logica di attenzione al raggiungimento degli obiettivi e miglioramento rispetto alle esigenze delle imprese”.

Soddisfatto, per quanto previsto nel Piano, il presidente Chiacchieroni ha rimarcato come le “imprese umbre hanno assoluto bisogno di strumenti efficaci e certi. E nel Piano – ha detto – sono contenuti interventi di grande rilevanza. Anche per l’occupazione giovanile sono previsti strumenti importanti e risorse adeguate”.

Massimo Mantovani (Misto-Ncd) ha definito “significativo” quanto illustrato da Rossetti. “Resta la domanda di fondo – ha aggiunto – legata agli interventi che la Regione mette in campo attraverso i finanziamenti europei, sulla redditività e sulla qualità di essi. Elementi di cui purtroppo non dispone il Consiglio regionale. La Regione Umbria, rispetto ad altre, è stata indubbiamente capace di spendere cifre significative, manca però un credibile riscontro, un più attento monitoraggio rispetto all’efficacia degli interventi messi in atto”. Intervenendo infine nello specifico del Programma ‘Garanzia Giovani’, Dottorini ha sottolineato come esista una “farraginosità nello svolgimento del progetto, anche se non dovuta alla Regione, ma ai tempi previsti dal Governo nazionale. Sarebbe auspicabile, in questo caso, una maggiore semplificazione che permetta di saltare diversi passaggi: il ruolo dei Centri per l’impiego va valutato con attenzione perché in molte occasioni rischia soltanto di allungare infinitamente i tempi e di rendere meno efficaci le misure in questione”.

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