Lavoro, gli incidenti crescono del 9 per cento. L’allarme della Cgil
PERUGIA – 1780 infortuni in due mesi, 99 in più rispetto allo stesso periodo del 2015. Gli incidenti sul lavoro in Umbria sono in aumento nel 2016 (+6%), nonostante il perdurare di una crisi economica e occupazionale gravissima. Nel #SafeDay, la Giornata mondiale per la salute e prevenzione sul lavoro, la Cgil dell’Umbria torna a denunciare questa piaga che continua a vedere la nostra regione da anni ai primi posti in Italia per numero di infortuni (e di morti) in proporzione al numero di lavoratori attivi. “Dobbiamo scalare questa classifica, ma alla rovescia – dichiara Vincenzo Sgalla, segretario generale della Cgil dell’Umbria – invertendo subito la tendenza che vede nei primi mesi del 2016 un nuovo preoccupante aumento degli infortuni. Per questo – continua il segretario Cgil – insieme a Cisl e Uil abbiamo messo la questione sicurezza al primo posto della nostra piattaforma rivendicativa e intendiamo continuare ad incalzare le imprese e le istituzioni, a partire dalla Regione, perché facciano di questa battaglia di civiltà anche la loro priorità”. La Cgil ricorda come le parti sociali e la Regione Umbria abbiano sottoscritto un importante protocollo che prevedeva azioni formative e di sostegno al ruolo di Rls e Rlst (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, aziendali e territoriali), per poi promuovere un sistema di premialità per le aziende che avessero sostenuto attivamente questo percorso. Ma il progetto, definito e avviato, si è fermato dopo le dimissioni dell’assessore alla Sanità e non è ancora ripartito. “Dobbiamo riprendere il lavoro interrotto – conclude Sgalla – con azioni che vadano dalla formazione dei lavoratori, alla messa in sicurezza di strutture e impianti, passando per la creazione di una cultura della sicurezza generalizzata, anche attraverso campagne di comunicazione mirate”.